Da ieri sono ufficialmente un coglione e qui sopra - se fosse necessario - c'è la prova. Ma io non sono un coglione normale, io sono andato oltre. Era la primavera dell'anno scorso quando tentavo di convincere amici e conoscenti che il voto andava messo a sinistra, che bisognava mandare a casa quella destra (proprio quella che ci chiamava coglioni), che dovevamo sperare in un governo nuovo e soprattutto che non avremmo ripetuto gli errori del passato perché nessuno della sinistra (nessuno!) avrebbe avuto il coraggio di far cadere il nuovo governo per consegnare il paese un'altra volta a Berlusconi. Che coglione.
Ma prima bisognava vincere. Non erano più, per me, gli anni dei volantini infilati nelle bussole delle lettere e sotto i tergicristalli delle macchine così ho fatto una cosa nuova: ho preso un numero di conto corrente bancario, ho digitato una piccola cifra sul sito internet della mia banca on-line e ho premuto invio. Che coglione.
Poi sono andato a votare e - da vero coglione - ho fotografato il mio voto scrivendoci anche un pezzo perché pensavo fosse un'occasione storica: un voto da immortalare.
Infine ho esultato. In ritardo e senza grande convinzione (perché con un pugno di schede di vantaggio non c'era da gridare vittoria) ma ho esultato assieme a pochi amici e sono andato a letto sognando il paese che verrà. Che coglione.
In questi nove mesi ci ho creduto - nonostante tutto - perché invece degli operai contro il governo abbiamo visto scendere in piazza i commercialisti: fatto inedito che mi aveva fatto ben sperare. Che coglione.
E ieri - alle tre del pomeriggio - mi sono sentito come dieci anni fa. Ho alzato gli occhi verso la televisione e (come allora) ho visto un uomo con i baffi che, ho avuto l'impressione, sorrideva.
Ho lasciato che un uomo con i tacchi alti, i capelli finti e una moglie che lo sputtana scrivendo lettere ai giornali desse a me del coglione. Quello che non sopporto, ora, è che un pugno di integerrimi politici di sinistra, gente che in nome delle idee si scrolla la responsabilità di dosso, uomini che dissertano di affari esteri rischiando di consegnare quelli interni a Berlusconi, non sopporto che due come loro facciano di me e di 20 milioni di italiani - ora ufficialmente - un paese di coglioni.
P.S. cari amici che avevate previsto la nascita e la breve fine del governo Prodi fatevi sotto: è il vostro momento.
20 commenti:
Sono avvelenata, imbufalita....sono....non ce la faccio piu'
Mi sono fatta manifestazioni, girotondi, ho moderato ii miei stracavoli di toni parlando con dementi che volevano votare a destra per convincerli a non farlo o almeno a non andare a votare. Ho passato una notte infame quando con i brogli della destra( perche' i brogli li hanno fatti e mi mangio chi dice il contrario) stavamo per perdere le elezioni. Ho accettato tutte le scelte del mio governo lamentandomene solo in privato. Tutto per niente, perche' i soliti disgraziati mi ributtassero di nuovo in un paese sub-normale.................SONO IMBESTIALITA
Tu non sai quanto ti capisco...e questo è un post intelligente... non come le stronzate che ho letto fin'ora...
Un'amica destrorsa domani si è impegnata a portarmi "pane e mortadella".
E non sto scherzando, son le sue testuali parole
Grrrrrrrr
Ti/vi comporti/ate come un bambino al quale hanno rotto il giocattolo. Siete grandicelli, sapevi/sapevate che i giocattoli si possono rompere, vero? In qualche modo te/ve/ce lo riaggiusteranno.
Ma sono stati due idioti amici di curly a combinare il guaio?
Gallo: il governo paragonato a un giocattolo? strada metafora, non molto divertente... forse gli unici che lo consideravano un giocattolo sono quelli che l'hanno fatto cadere... e comunque non l'hanno rotto a noi ma a tutti.
Leggo con rammarico anche in qs blog - dopo la serata passata tra ballarò, l'infedele e matrix - commenti di persone che cadono dalle nuvole, come se negli ultimi mesi il tiraemolla delle "ali" più oltranziste della sinistra della maggioranza non avessero messo a dura prova la coesione e la credibilità del Governo.
Da un lato di qs "tiro alla fune ideologico" i Bersani, i Prodi ed i D'Alema e dall'altra i Cento, i Diliberto e quella povera stranita della sig.ra Rame in Fo (che solo alla sua veneranda età ha scoperto finalmente che la politica va avanti a compromessi).
Tutti quanti decisi però a chiedere tutto e subito e a non voler diluire o spalmare le richieste nei canonici 5 anni (che sapessero forse della breve durata del Prodi bis?).
I commenti televisivi poi andavano dal risibile "traditori" -detto dalla senatrice del pci a ballarò a chi si era astenuto nell'ultima votazione- al "...così riconsegnamo l'Italia a Berlusconi" di Dilibertiana memoria.
Nessuno e ripeto nessuno della sinistra oltranzista ha commentato la crisi di governo come l'ennesima occasione persa per cambiare "veramente" l'Italia, preferendo addebitare al COMPLOTTO DEI POTERI FORTI (Vaticano, Confindustria e USA )quello che era successo in Senato.
Un'altra occasione persa....dicono che repetita iuvant...ma così è folle.
PS: sul corriere.it c'è un bell'articolo di Stella (sempre lucido e graffiante...che Ansel non me ne voglia....almeno qs volta)
Bello il post, condivido pienamente!!! E sono veramente, ma veramente disgustata da tanta incapacità politica...
ivic
per ansel: dopo tante battaglie contro il canone Rai (ora, forse a causa tua, trasformato in una mera tassa di possesso sull'apparecchio tv), contro l'"ingiusta" tassa sui SUV (tolta, guarda caso, dopo che avevi fatto outing...eheheh), comprendo il tuo sentirti inutile e preso per i fondelli o, e questo è peggio per te, inascoltato e messo da parte...
Niente più sgravi fiscali ci saranno all'orizzonte per chi installa una stufa in mezzo al salotto, niente più encomi per chi dispensa ricchezza ai musicanti in ogni dove...niente di niente....che tristezza.
Per fortuna ti restano le tue cattive quotidiane abitudini...eheheh
un amico
DB: come si dice.... dagli amici mi guardi Dio? eh eh eh! del resto oggi è la tua giornata... tocca lasciarti fare!
Cari nemici dell'uomo con i tacchi alti, i capelli finti e una moglie che lo sputtana non disperate. Considerato che dalla riunione del nuovo parlamento sono trascorsi solo pochi mesi e che a senatori e ad onorevoli di mesi per ottenere la pensione ne servono 30... penso che tra qualche giorno riavremo il nostro caro prodino, sempre piu' ino ino pero'
Vi dirò. Ho pianto per la tragedia. Mi sono sentita un'idiota. Volevo strappare la tessera di Rifondazione. E' chiaro che ieri l'esperimento Italia è finito e ormai ci aspetta solo il tracollo, con buona pace di tutti i sognatori, di tutti i pensionati, di tutti i precari (come me) che finiranno sulla strada a chiedere l'elemosina. Ma in tutto questo mi colpisce anche l'inadeguatezza dei giornalisti italiani (presenti esclusi). Qualcuno di voi ha visto il Tg3 di ieri, quello delle 14? In diretta dal Senato il giornalista annuncia l'esito del voto con le cifre. Non cita gli astenuti e dà la mozione per APPROVATA! E la collega in studio che fa? Corregge frettolosamente (probabilmente avvertita dalla regia, ma neanche lei ha capito nulla) e chiude il tg! Ma dico, hanno in diretta la crisi del Governo e chiudono! Che brutta Italia stiamo costruendo per i nostri figli... Non è importante, dite? Invece sì: una democrazia in cui l'informazione non funziona è una democrazia malata. E noi ormai siamo in fase terminale.
Baci depressi a tutti
Condivido in pieno!
Anche io sono una cogliona... Sigh
Mi trovo abbastanza d'accordo con l'anonimo, purtroppo ha ragione: i mesi per ottenere la pensione ancora non gli bastano....
Coincidenze di questa mattina in città.
Nelle librerie non conoscono il libretto presentato ieri da Corrado Augias in TV, autore P. Paolicchi
“ Il fattore I. Per una teoria generale dell’imbecillità” E’ un aggiornamento al libro di Cipolla che mi consigliò Ansel. Probabilmente fa per me.
Deduco che a Trento ci sono pochi imbecilli.
In largo Carducci ho notato che molte persone mostravano da lontano, con braccio semi-disteso, il pollicione destro al senatore Divina.
Deduco che a Trento molti hanno il giradito.
O viceversa.
Accetto e ricambio baci depressi a tutti, molto molto depressi.E pensare che io per anni ho cercato di far capire ai bambini come sono nate le prime società , per questioni di auto-mutuo aiuto, tutti collaboravano secondo il carisma e tutti ne beneficiavano. Che cosa spingeva ad aggregarsi? I bisogni fondamentali dell' uomo .Ho l' impressione che nel tempo sono subentrati altri bisogni, di chi sta al potere :esercitarlo a scapito degli altri, altrimenti, che gusto c'è?E gli altri sono i coglioni, e io sono una di quelli, ma che tristezza e che ingiustizia!
I coglioni non erano quelli di sinistra, ma le categorie economiche che avrebbero votato contro i loro interessi consegnando il governo a Prodi.... forse per loro e non solo per loro il Berlusca aveva forse ragione???
non so voi... ma stavolta l 'unica certezza è stata uscire dall'urna elettorale ed esser fermamenti convinti di essere coglioni.. indipendentemente dal voto espresso.
Caro Ansel, è proprio vero che la realtà non esiste; ognuno di noi vive la propria. Però i fatti sono fatti:
1. A me sembra che l'occasione in cui Berlusconi ha dato dei "coglioni" a qualcuno è stato ad un'associazione di commercianti, e quindi non a chi come te è di sinistra e quindi non interessato a cambiare idea;
2. Poi mi sembra che mettere assieme di tutto in termini di idee-valori-visione del mondo, solo per non far tornare Berlusconi ed i barbari al poter non sia un gran servizio al Paese.
3. Prodi avrebbe fatto bene a fare quello che ha fatto Schroeder in Germania: niente accordi con Comunisti ed estremisti; purtroppo da noi si è imbarcato chiunque pur di raccattare voti.
4. Come è possibile che ora si riprovi, magari con successo per un pò di tempo, a mandare avanti Prodi che secondo i sodaggisti ha solo 3 italiani su 10 con lui; un motivo ci sarà o no .... se anche gli operai a Mirafiori sono contro, il popolo della pace che ha visto aumentare le spese per la guerra ....
L'articolo 67 della Costitu-zione italiana dice: «Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato». Principio che ha dalla sua motivazioni serie e qualche conseguenza rischiosa. Ad esempio, nessuno può contestare una decisione presa dal Parlamento o perseguire legalmente un parlamentare o un partito che disattendano il proprio programma elettorale. In questo limbo di legittima immunità, diciamo pure di potenziale assenza di un'etica della responsabilità politica individuale, si muove oggi il febbrile sforzo di ricompattare con il pallottoliere ciò che il quasi perfetto equilibrio numerico non consentirebbe di gestire. Non al Senato, per lo meno. Perché di tutte gli scenari possibili, di tutte le alchimie perseguibili che in queste ore si almanaccano sui tavoli strategici di coloro che tentano di dare vita a un nuovo governo vi è infatti una sola realtà che viene scarsamente evocata. Eppure è la più smaccata e probabilmente l'unica veritiera: al Senato non ci sono i numeri per una maggioranza di governo. Nessuna maggioranza. L'illusione che nutre e avvelena in queste ore chi tenta di far quadrare i conti arriva al punto di ignorare che il voto popolare del 2006 ha assegnato agli inquilini di Palazzo Madama quell'equilibrio di forze e soltanto quello. Un equilibrio - come si sa - quasi perfetto, tanto che l'esiguo sbilancio necessario a far prevalere una forza politica sull'altra si fonda quasi regolarmente sul voto dei non eletti, ossia dei senatori a vita. Ciononostante assistiamo a uno sforzo neppure troppo dissimulato di forzare la logica dei numeri, quasi si volessero allargare le pareti di Palazzo Madama per far posto a scranni che non ci sono, o gonfiare artificialmente quelli di cui già si dispone raccattando qua e là consensi e alleanze. Questo tentativo - pur noto e abusato nella lotta politica da svariate legislature, ma accentuatosi vistosamente negli ultimi dieci anni - raffigura senza mezzi termini un esplicito travisamento del mandato - ideale, certo non del vincolo - che gli elettori hanno assegnato ai loro rappresentanti. «Voltar gabbana - disse anni fa un politico eminente tuttora in servizio - è nel Dna degli italiani». Subito applaudito da una schiera di ammiratori che del suo motto hanno fatto addirittura una sentenza: «Dove ci sono voltagabbana - dicono - c'è democrazia». Ma non è con i tripli salti mortali che si risolve uno stallo politico come il nostro. Occorrerebbe cambiare il gioco, disfarlo delle sue furbizie e dei suoi vecchi rituali, uscire dalla nube purpurea di quell'autoinganno in cui i ragionieri dei partiti compulsano in queste ore numeri e teste. Cambiare gioco che significa ipotizzare esecutivi atipici o istituzionali che nella trasparenza rispetto agli elettori diano una risposta alle attese dei cittadini. Ma ciò implicherebbe una modernità di visione che finora la classe politica - magari anche a cagione del suo standard anagrafico eccezionalmente longevo - non ha mostrato di possedere. E un'altrettanta attenzione all'esito elettorale, cioè ai cittadini e al loro voto, che troppo spesso finisce in secondo piano. Diciamo pure sullo sfondo, a far da tappezzeria.
Anonimo uno:
1) hai ragione parlava agli imprenditori ma - vado a memoria - diceva che era da coglioni votare per uno che ti aumenta le tasse e va contro i tuoi interessi. in questo genere di coglioneria io mi riconosco...
2) penso che questo schieramento "anti-barbari" valga solo per Berlusconi. Se la destra avesse un altro leader (Fini? Casini?) immagino che non ci sarebbe stato questo clima da guerra santa prima delle elezioni. Per quel che riguarda il mio pensiero (e il mio atteggiamento) se vuoi scrivermi in email (ma non da anonimo) ti racconto un retroscena che mi fa essere così netto....
P.S. per tutti gli anonimi, datevi un nome! altrimenti non ci si capisce più nulla... (basta cliccare sulla casella altro e scrivere un nickname a scelta)
Cosa penso? ke oltre ke essere un coglione sei un emerito idiota, e sadomasochista pure, a cui non sono bastati gli anni precedenti e le altre povere nazioni cadute nelle mani di questi soggetti qua x capire ke votari di li è sbagliato, ma non solo un voto a sinistra x dispetto x invida verso una persona che nemmeno si conosce, un voto dato ad assassini spacciatori e drogati pure, un voto dato a persone che come sono andate al governo il primo pensiero è stato quello di aumentarsi lo stipendio(che berlusconi aveva abbassato), inventare qualke posto nuovo da scaldabanco x i propi amici da retribuire, e inventare un modo nuovo per spillare qualke quattrino in più dalle tasche di chi come te li ha votati, gente ke abita in case popolari che dovrebbero essere destinate a chi ne ha bisogno, potrei andare avanti 3 giorni interi ad elencare tutte le nefandezze, ma so ke nn basterebbe mai a cambiarvi quel bullone errato ke avete nel cervello, xké voi pur di non vedere la faccia di uno ke si chiama berlusconi, voi ke mandereste in fallimento la sua azienda ke da da mangiare a non so quanti italiani invece di marocchini albanesi e nn so che altro, voi preferite continueare a farvelo mettere nel culo da prodi e compagni, e allora non siete nemmeno più coglioni, ma semplicemente culatoni.
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