25 febbraio 2007

Corri, corri: ma dove vai?

scarpe camper ai blocchi di partenzaIn perfetta coerenza con lo spirito dell'iniziativa parlerò della Giornata della lentezza con cinque giorni di ritardo: era lunedì scorso e questo è il post di domenica, più lenti di così si muore ma queste sono le regole del gioco e non ho sensi di colpa. Il fatto è che ci hanno allevati esortandoci a far presto di continuo: svegliati, spicciati, muoviti, fai veloce, sbrigati, pedala, galoppa e datti una mossa. Non c'è bambino a cui si dica "fai piano" tranne forse quando si sta strozzando per la velocità con cui mangia un panino, ma questa è un'altra storia che con la celerità non ha nulla a che vedere. Scrollarsi di dosso, anche solo per un giorno, gli inviti ad essere rapidi accumulati in una vita vissuta alla rincorsa non è un'impresa facile.
Fermiamoci un attimo a riflettere (la giornata della lentezza serve anche a questo). Se di una persona dico che è un tipo "veloce" significa che è sveglio, perspicace, rapido svelto o quantomeno scaltro. Dargli del "lento" invece è un'offesa che lascia immaginare un tipo pigro, forse sovrappeso o addirittura poco dotato dal punto di vista intellettuale, insomma uno che nella corsa della vita rischia di rimanere indietro. Fatto imperdonabile nella società dei celeri.
Ecco perché la Giornata della lentezza - l'iniziativa di un'associazione di Pavia che si può approfondire sul sito internet www.vivereconlentezza.it - è di quelle che lasciano un po' spiazzati e trova breccia solo perché a forza di essere veloci ci ritroviamo troppo spesso col fiatone.
Seguiamo quindi i consigli di chi punta a rallentare nella speranza che la corsa sia più piacevole. La giornata lenta inizia piano ma presto, perché ci sia tempo abbastanza per fare con calma tutte le cose di cui c'è bisogno. Dopo aver fatto colazione - il modo più lento di iniziare la mattina - uscite di casa e preparatevi al traffico o alle code al supermercato: non arrabbiatevi se qualcuno vi fa perdere tempo (nel giorno della lentezza vi stanno facendo un favore) ma usate la sosta forzata per programmare (lentamente) i vostri impegni.
Procedete senza fretta, ma se avete in tasca un telefono cellulare (e ce l'avete) sappiate che non riuscirete a frenare più di tanto perché il mondo che vi corre attorno (e di cui fate parte) non rinuncerà a cercarvi e richiamarvi all'ordine per tenere alto il ritmo. Per lo meno - vi consigliano i cultori della lentezza - evitate di fare due cose allo stesso tempo, come telefonare e scrivere al computer. E poi non complicatevi la vita: non iscrivete i figli a scuola di musica dall'altra parte della città per di più all'ora di punta; imparate a dire a "no" agli impegni che non riuscirete a rispettare; non correte a fare la spesa al centro commerciale fuori città per risparmiare pochi euro se il negozio sotto casa è ben fornito; rinunciate alla gita domenicale quando sapete già che al rientro passerete tre ore incolonnati in autostrada; quando organizzate le vacanze prevedete un paio di giorni per rilassarvi prima e dopo il viaggio; non abbiate paura di mantenere nella vostra agenda dei sani momenti di vuoto; se potete, prendete il tempo di fare una passeggiata lasciando l'automobile parcheggiata in garage; se non riuscite a vedere un programma alla televisione evitate di videoregistrarlo perché vi procurereste lo stress di doverlo guardare in seguito; una sera prendete un foglio e scrivete una lettera vera (di carta) al posto di un'email regalando al destinatario l'emozione di una cosa d'altri tempi.
Ma se fischiettare felici nel traffico paralizzato, passeggiare tranquilli mentre il bimbo vi attende all'asilo entro cinque minuti, sopportare mezz'ora di coda per pagare una bolletta allo sportello della posta e magari farvi un sonnellino pomeridiano (una vera rarità) sono lussi che non potete permettervi (e chi può?) continuate pure a correre: il vero problema, cari cultori della lentezza, non è quello di rallentare ma di capire dove si sta andando.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

“Risotto con le vongole, coniglio e patate al forno, il dolce se mi riesce. Ma niente polemiche” Il comunicato della padrona di casa, contiene un ma condizionante che mi convince a non rischiare un digiuno quaresimale proprio di domenica.

Avrei voluto far notare al nostro ventenne che questa mattina si è coricato poco prima delle tre e che se vorrà pranzare dovrà riscaldarsi i piatti nel micro, che così non va.

Come lui, tanti giovani non si riconoscono nelle ansie di questo post, è una condizione che non appartiene al loro mondo.

Lo stesso – sebbene se per cause diverse - anche per i vecchietti come mia suocera che - poverina - finirà la mezza porzione di risotto quando noi saremo già al dolce.

Quelli da rieducare siamo solo noi, quelli di mezza età. In modo naturale. E’ sufficiente passare nella categoria superiore.

Anonimo ha detto...

Mi interessa questo argomento,ma non so dove mi porterà la mia risposta.Ci sono dei periodi nella vita in cui poco o tanto devi correre e dare delle priorità;poi puoi concederti di fare delle cose che prima non ti potevi permettere e questo è gratificante;l' importante è sentirsi bene dentro far sentire bene le persone che ti stanno attorno, ma c' è un riscontro oggettivo?Se sei solo sei solo, ma se hai qualcuno quello che dà senso al correre o all' andar piano è la condivisione

giramondo ha detto...

ma cosa sta succedendo ? uè? vi siete lentizzati tutti e leggeremo i commenti a pasqua? dai foza e coraggio ! eus, rosanna da helsinki, db, brother, maria, Dud for president... cos'è questo mortuorio?? C O R AG G I O !!! ( è solo lunedi..)

Anonimo ha detto...

giramondo: stanno tutti aspettando giovedì. Tu no, vero ...

Anonimo ha detto...

Io non sono lenta, sono languida.
Soprattutto di lunedi' :-)

Come diceva la mia bisnonna, correre non e' elegante. Se mi vedesse adesso, ad inseguire figlia, casa e lavoro... disapproverebbe. Per tenere buono il suo spirito ogni tanto mi invento una scusa(spero che nessumo che mi conosce legga questo blog) per andare a Firenze a passeggiare sui lungarni, senza niente da fare ne' da cercare.

Baci in fuga


(Comunicazione di servizio: Marianna avevi ragione. Ho comprato subito 'Il Gufo che aveva paura del buio', e' proprio bello ed e' piaciuto molto alla mia bimba)

giramondo ha detto...

Giovedi'? scusa l'ignoranza ma cosa succederà giovedi?? dovrei pure aspettare trepidante la certezza di essere presa per il culo di nuovo?? presaperilculoBIS?

gallo tranquillo.. io al massimo giovedi' aspetto le nuove puntate di CSI NY!

Anonimo ha detto...

La cosa ridicola è che spesso corriamo per cose che non sono urgenti ma siamo presi dal vortice dell'agire.
Giusto Ansel, bisogna prendere le cose con calma! (pensò maria mentre urlava a suo figlio di sbrigarsi)
:-)

Anonimo ha detto...

Ragazzi, sto macinando pensieri.Nessuno s' è accorto di quanto sono tempestiva stavolta a legere e scrivere i commenti, è questione di tempo, sì, ma anche di interesse e motivazione;ecco che le cose vanno al loro posto da sole:perciò Ansel,per capire dove stiamo andando, dobbiamo considerare le necessità, dare le priorità e poi agire secondo interesse e motivazioni, cercando ciò che può far stare bene noi e chi ci sta accanto.Oh, mi sento il sorriso sul viso e nei pensieri!Aggiungo che molto molto spesso i libri, anche quelli per bambini ,mi hanno aiutato. Eus, sono molto contenta per te e la tua bimba.Un abbraccio

ansel ha detto...

Gallo: io se avessi vent'anni (oggi) un po' d'ansia me la farei venire...

Anonimo ha detto...

Ansel: Aspetta e vedrai. Ora il tuo playboy ti fa impazzire perchè è tanto ( ...... ) fra 15 anni potresti essere nelle mie condizioni . E ti diranno che è colpa tua. Ma come facciamo a trapiantare nello loro teste dei sogni, se loro non ne hanno?

Anonimo ha detto...

People should read this.