12 febbraio 2007

Dialoghi domestici

dialoghi domesticiansel: ehi! gretel, dove sei? ho scritto un post! devi leggerlo! che post ragazzi, un gran post! che ritmo, che contenuti, che stile! che scorrevolezza, che originalità! greeeeetel, dove ti sei cacciata? devi assolutamente leggere questo post, non puoi perderlo! è il mio migliore! o forse no: il migliore è quello che scriverò domani! eh eh eh! gretel, gretel ma dove sei finita? questa volta gliene ho cantate quattro, vedrai, ma era ora che qualcuno lo facesse, perbacco, bisogna pur che qualcuno le scriva certe cose, una volta per tutte. gretel! greeeetel! ah eccoti qui! ti eri nascosta? tieni, leggi: fai attenzione soprattutto all'inizio, molto garbato, poi cresce, monta, vado giù duro. troppo duro? ma no, ci sta tutto, quelli se lo meritano. certo non ho fatto nomi e cognomi, mi sembrava esagerato... dovevo? forse ho sbagliato, chissà... che dici, ho sbagliato? ma siamo ancora in tempo, ora ci metto mano e lo cambio. sì, sì, devo modificarlo, c'è un altro passaggio che non mi convince, ad esempio questo e poi questo... ma gretel, che fai? cosa stai leggendo? il post è questo in alto! l'hai saltato in tronco! quelli in basso sono i commenti!!!

gretel: ...sono quattordici anni (oggi) che mi stressi, i tuoi post li so prima ancora che tu li scriva, leggo il blog solo per la curiosità di vedere se c'è ancora qualcuno, qui su internet, che riesce a sopportarti...

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Gentile Signora,
apprendo con piacere che oggi ricorre un piacevole anniversario. In queste occasioni viene spontaneo ricordare i momenti più significativi, quindi mi permetta di riportare qui alcune righe tratte dalla presentazione (e benedizione) del libretto Leggende Universitarie che suo marito ha osato scrivere nel lontano 1995.
Paolo Ghezzi scrive: “….. Tornando ad Ansel (esisterà una virtuale Gretel?), lui è capitato alla redazione dell’Alto Adige con uno zainetto alquanto ordinario e una discreta dose di timidezza. Ma chi aveva orecchi per intendere, intendeva che il ragazzo – attraverso le diottrie mancanti- cercava di vedere le cose e racontarle con umiltà e onestà intellettuale.”
Tutto è quindi proseguito bene fino ad oggi. Per favore, confermi nuovamente ad Andrea la stima di tutti noi.
Cordiali saluti.

Anonimo ha detto...

Buon Anniversario!

Baci doppi :-)

ansel ha detto...

Grazie!
Gallo: sei matto a mettere in piazza certe informazioni? Ora tutti sanno che porto gli occhiali...

Anonimo ha detto...

solo chi è stato seduto almeno per una volta in una delle scrivanie della redazione vicine a Selva può capire che santa donna è quello che se lo sorbisce da 14 (quattordici!!!!) anni.
p.s.: è venuta la mia foto dalla finestra di fronte?

Anonimo ha detto...

Gretel: santa subito!!

giramondo ha detto...

ma la brioche gliel'hai portata stamattina?? come ai vecchi tempi ...

ansel ha detto...

Pilli: foto ok! Ora sai cosa facevo al computer (fotogrammi di baci per S.Valentino)

Mariatn: calma, calma.... ce n'è strada da fare per la beatificazione...!

Giramondo: una volta svegliarsi di buon mattino per comprare le brioches fresche era un evento. ora la sveglia all'alba è un fatto quotidiano... ci pensa il piccolo playboy...

Anonimo ha detto...

Gallo, complimenti!Hai scritto un commento che mi è andato dritto dritto al cuore!E visto che io a questo post rispondo nel giorno di San Valentino dico a tutti che stare insieme 14, o37 anni, e speriamo di averne altri davanti, richiede un bel po'di merito alla beatificazione;l' importante è non perdere il gusto di lasciarci stressare, di ascoltarsi anche se sappiamo già quello che ci dirà l' altro;anzi ,proprio sapere già ciò che dirà l' altro dovrebbe renderci orgogliosi.Ciao a tutti e un abbraccio a Gretel

Bersn ha detto...

Ciao Ansel, mi hanno prestato "Leggende universitarie", ti scoccia se poi ne parlo nel mio spazio?

B.