07 gennaio 2007

Quo vadis orso?

orso sciatore in TrentinoCapita a volte che la pubblicità mantenga le promesse. Ieri, almeno, è capitato: quel manifesto dipinto da Franz Lenhart nel 1947 con l'orso che andava a sciare in Trentino è diventato realtà. A Madonna di Campiglio ce n'erano addirittura tre a spasso per le piste, fotografati dai turisti: mamma Jurka con due piccoli. L'azienda di promozione turistica esulta e dopo la passeggiata di ieri ha organizzato un concorso fotografico: "Fateci avere il vostro scatto migliore dell'orso". Gli ambientalisti si allarmano: "Lasciateli stare". Intanto ecco due fotografie scattate da Pietro Dei Cas e Massimo Peruzzo: una qui e l'altra qui. Non è stato un incontro a sorpresa visto che già nei giorni scorsi l'orso aveva lasciato le sue tracce in Bondone, come si vede in questa immagine.
Perché Jurka e i suoi orsacchiotti fossero in giro invece di essere a nanna (come vorrebbe madre natura in questo periodo) è tutta un'altra storia, che racconterò domani con un'intervista esclusiva su fuoridalpalazzo.

21 commenti:

Anonimo ha detto...

Adesso jj1 deve spiegarci come ha avuto il coraggio di abbandonare la propria famiglia in balia degli sciatori e se da uomo di marketing ha firmato qualche contratto donando magari il 10 per cento a qualche associazione. Sii coerente!

Anonimo ha detto...

A questo punto proporrei lo "slalom tra i plantigradi" come nuova disciplina olimpica... se ce l'ha fatta pure il curling...

Anonimo ha detto...

immagino che i delicati e pelosi amici fossero in fuga dopo aver visto il prezzo di un "giornaliero"...

Anonimo ha detto...

bello il video complimenti alla tempestvità del nostro blogger...

giramondo ha detto...

TG3 delle 19.00, un tecnico provinciale in divisa: "se rimane nella zona, Yurka e i piccoli verranno rimossi". RIMOSSI?? come un'auto in sosta? come un dente cariato? scusate ma avrei bisogno di alcune delucidazioni. Il progetto Ursus è stato approvato e finanziato,la reintroduzione dei plantigradi è stata accolta dai verdi come una manna, dai turisti come una coccola presenza stile yoghi e bubu, dai trentini residenti con un sorriso amico... e adesso?? ABBIAMO PAURA??? e li RIMUOVIAMO come l'umido dal cassonetto verde quando inzia a puzzare?? immagino che i tecnici potessero vagamente immaginare che in una regione antropizzata come il Trentino prima o poi gli orsi un capolino, un salutino lo avrebbero fatto .. ci ha mai pensato nessuno? oppure "intanto ghei meten e po' vederen"... qui non siamo in Canada e nemmeno in Alaska dove in certe zone ci sono più orsi che bipedi, dove ti danno foglietti di istruzioni nel caso ne incontrassi uno, dove vederli rovistare tra le immondizie è la regola... qui siamo in Trentino dove urliamo Viva gli orsi, dove ci facciamo le foto vicini alle orme sulla neve.. ma poi,con le gambine tremanti li vorremmo vedere al sicuro nel box di Spormaggiore o a san Romedio.
Poveri orsi...pacchi postali, rimessi & rimossi.

giramondo ha detto...

dbdesign: " DAGHE GIAZ" è l'urlo che ti accoglie nel palacurling di cembra.. va a provare appena puoi.. il solo fatto di essere uno dei pochi sport in cui puoi "Giocare&brindare" nello stesso momento lo rende a tutti gli effetti uno sport olimpico .. semplicemente mitico! ;-)prost!

Anonimo ha detto...

è vero... non l'ho mai praticato, ma televisivamente è più ipnotizzante/narcotizzante del cricket ed anche in questo caso c'è la pausa ristoratrice con tanto di the e pasticcini.cincin

Anonimo ha detto...

Il riscaldamento globale stravolge tutti gli equilibri naturali se l'uomo non comincia a ridurre i consumi ci sarà ben poco per salvare il nostro pianeta.

Anonimo ha detto...

il mio papà pensa che gli orsi trentini si estingueranno per la seconda volta quando termineranno i contributi cee, locali e delle apt e che questo è il loro del ciclo naturale e quindi no problem.
Rimuoveranno gli orsi come il ticket del P.S.

Curling è un’ investimento nà mal dei proprietari delle cave di porfido della val di cembra. anche lo zio sperava di utilizzare i sassi della sua cava per fare i boccioni, ma poi gli ingenieri dei materiali di povo li hanno detto che ci vogliono i sassi più duri come li fanno all’estero e si consola con i banchetti della grappa che vende ai curloniani

Caldo. il mio papà è preoccupato perché li è difficile salvare le lucaniche in cantina che in mezzo hanno il nero e anche l’acquarol ha la fioretta.

Oggi torno a scuola, quando torno vengo a leggere l’intervista agli orsi, così poi lo dico alla maestra.

Anonimo ha detto...

Rimuovere e ricondizionare l’orsa. Anchi’io ho visto l’intervista al tecnico che ha ventilato la possibilità di rimuovere l’orsa, ma la mia attenzione si è soffermata più su un altro termine che ha usato: ricondizionare , termine più asettico di rieducare che forse avremmo preferito udire, ma che è accettabile in un linguaggio scientifico. Quel tecnico mi ha ispirato fiducia (purtroppo non ne ricordo il nome), cosa che invece non riescono a fare alcuni dei suoi datori di lavoro. Ma sicuramente è solo uno dei miei tanti problemi.

giramondo ha detto...

Forse in provincia amano giocare ai ranger che "educano" yoghi a non rubare i cestini della merenda dei turisti... che tristezza!

stefanauz ha detto...

adesso non ci rimane altro che aspettare la prossima favola di natale: "jurka nello spazio". ho già cominciato a scriverla, quindi giù le mani dall'idea.
la trama della favola è semplice. un'orsa trentina è sdraiata a prendere il sole su una pista da sci. ma è stanca di passare le sue vacanze invernali in montagna tra le nevi. così si mette a dare un'occhiata ai pacchetti offerti dalle agenzie di viaggio. lì trova "a journey to the moon". jurka si addormenta e comincia a sognare. nel sogno ritroviamo jurka che lavora all'agenzia aerospaziale nasa. stanno preparando un viaggio sulla luna con una navicella spaziale sperimentale. l'attrezzatura tecnologica a bordo dell'astronave fa gola a un gruppo di terroristi e trafficanti d'armi, che tentano di rubare la navicella. ma jurka, che, oltre che essere uno degli ingegneri che hanno studiato e realizzato il progetto, è anche una inguaribile dormigliona, finisce per trovarsi suo malgrado nel bel mezzo del furto. così per sventarlo jurka finisce nella navicella mentre si sta effettuando il lancio di prova del prototipo. ovviamente le basi teoriche di jurka l'aiutano solo parzialmente. così, con l'aiuto della base a terra jurka riesce comunuqe ad allunare. quando comincia a gironzolare per la superficie lunare, si rende conto di quanto povera essa sia, seppur affascinante (a vederla da lontano). e si rimette a guardare la vecchia terra da un'altra prospettiva. vede il nostro pianeta e jurka capisce che ci sono ancora tanti posti che non ha visitato e che potrebbero essere fantastici. altro che vacanze sulla neve! jurka si mette ad armeggiare alla navicella spaziale. il ritorno sulla terra sarà rocambolesco, ma sarà a lieto fine. anche perché, con il botto dell'ammaraggio, jurka... si risveglia. stava solo prendendo il sole sul grostè. ma adesso è felice. ha un nuovo obiettivo per le prossime vacanze... BLINK!

Anonimo ha detto...

blink. dal sentiero che sale da campiglio si sente l’ansimare di un gruppo. Mellarini e gli altri reduci dal road show nei baltici sta per avvicinarsi a jurka per offrirle un soggiorno in valle al posto della juve, ma l’orsa viene disturbata dall’elicottero che sorvola la zona e si mette a correre.
Dietro ha il gruppo che si sbraccia e la chiama, davanti il precipizio: cosa può fare? Spicca un salto e atterra sul collo di dumbo e vola via. Sarà per sempre?

Anonimo ha detto...

Certo che è destino degli orsi essere fenomeni da baraccone.
Io, che da brava trentina purosangue sono un'orsa fatta e finita, mi ribello, protesto e chiedo che siano lasciati in pace.

Anonimo ha detto...

Orsi lasciati in pace, finalmente. Jurka e i pargoli hanno imboccato il tunnel che Grisenti ha fatto realizzare con procedura d'urgenza. Buona notte cari orsi

Anonimo ha detto...

Vi dirò, fosse per me rispedirei Jurka e compagnia in Slovenia. Ma pensate un po': cosa diremmo noi se un simpaticone ci piazzasse una freccia narcotica nel culo e ci portasse via da casa nostra? E se poi ci facesse svegliare in un'altra casa, magari bella ma non nostra, che non conosciamo, in cui non sappiamo dove andare? Non so voi, ma io mi inkazzerei come una iena. Anzi, come un orso. E comincerei a sbranare pecore. Magari anche uomini, così se sono fortunata becco quello che mi ha piantato la freccia in culo e mi vendico...
E' vero, gli orsi non sono pacchi postali. Ma i primi a trattarli come tali siamo stati noi, opulenti trentini a cui mancava un teddy bear in giardino.

Anonimo ha detto...

mi è piaciuto molto questo pezzo , brava Yurka, hai saputo esprimere egregiamente le tue ragioni. La coerenza non è proprio la virtù dell' uomo, purtroppo e purtroppo ancora chi non è coerente non legge questi blogger e non si mette in discussione. Ma fa piacere sapere che siamo in tanti a pensarla come Yurka

Anonimo ha detto...

ho appena visto il tg4 e ho sentito dell orsa yurka, non sono trentina,e io gli orsi non li ho mai visti perchè qua non ci sono ma penso che l orso ci sia stato prima dell uomo e dei pollai in quel territorio, quindi spero che si trovi una soluzione coerente per permettere all orso di nutrirsi e avere i suoi spazi e un pò di educazione ambientale a chi alleva non guasterebbe.
L orso è un animale affascinante e avere la fortuna di averlo nelle montagne italiane deve essere un orgoglio per tutti gli italiani. A proposito di canada i trentini lo potrebbero mettere nella loro bandiera.
Viva il turismo ecologico!!!
Sapete che se vengo in trentino come turista vengo solo per vedere l orso e non per gli allevamenti di galline......
magari qualcuno puo diventare guardia parco per proteggere l habitat dell orso invece di fare altro.

UN AUGURIO ENORME A JURKA DALL ITALIA.

Anonimo ha detto...

LA NATURA NON APPARTIENE ALL UOMO E L UOMO NON HA IL DIRITTO DI RUBARE GLI SPAZI AGLI ANIMALI EPPURE LO FA LO STESSO CON TANTO DI PREPOTENZA E DI PRESUNZIONE.
I CONFINI GEOGRAFICI SONO NELLE CARTINE E SALENDO SU UN SATELLITE GIà NON SI VEDONO PIù, SIAMO TUTTI SULLA STESSA TERRA.
L ORSA JURKA E SIMPATICA ED E UN ANIMALE.
E VORREI CHE CE NE FOSSERO MOLTI DI PIU.
I PARCHI NATURALI SONO UN MODO PER PROTEGGERE GLI ECOSISTEMI E GLI ANIMALI CHE CI VIVONO.SPERO CHE LA LIBERTà DI JURKA E LA SUA IMPORTANZA ECO AMBIENTALE SIA CONSIDERATA MAGGIORMENTE RISPETTO ALL INTERESSE ECONOMICO O ALLA PIGRIZIA LEGISLATIVO-BUROCRATICA.
SI, PERCHE IN PARLAMENTO PARLANO DI PACS E DI JURKA SE NE FREGANO.

JURKA E PIU IMPORTANTE.

JURKA TIFO PER TE.

Anonimo ha detto...

VIVA L ORSO IN LIBERTà.
VIVA I LAVORI AMBIENTALISTI.
VIVA L ECONOMIA AMBIENTALE E L EDUCAZIONE AMBIENTALE.
PERCHè NON FATE UN CONCERTO PER JURKA A TRENTO E DATE I RICAVATI PER FARLE UN FRUTTETO?
CREARE DELLE RISORSE NUTRITIVE NATURALI CHE NON LA SPINGANO A CERCARE ALTROVE.
PERCHE VOI QUANDO AVETE FAME NON APRITE IL FRIGORIFERO?
E SOLO LOGICA.
L ORSO VIVE IN UN AMBIENTE MA NECESSITA ANCHE DI RISORSE PER LA SUSSISTENZA.
SE JURKA VIENE SPOSTATA E UNA DELUSIONE.
SENZ ALTRO L AMBIENTE CI PERDERà E L AMBIENTE INFLUISCE SULL UOMO.
INFATTI SI STANNO SCIOGLIENDO I GHIACCIAI E MOLTE CITTà SULLA COSTA SPARIRANNO.
SI PUO IMPARARE A CONVIVERE CON L AMBIENTE SENZA ABBATTERE GLI ANIMALI.
ALTRIMENTI LA MONTAGNA PERDE FASCINO E PERSONALITà.

Anonimo ha detto...

Ho appena appreso, con angoscia, che Jurka è stata imprigionata perchè gli uomini ne hanno paura. Strano però, temere una povera Orsa più del cancro, dell'inquinamento, della speculazione edilizia, dello scioglimento dei ghiacciai, delle catastrofi ambientali! Spero che ben presto venga liberata o che, in caso contrario, chi ha deciso di imprigionarla possa un giorno provare l'ebrezza della prigionia, della violenza, della manipolazione, delle anestesie forzate, della follia umana! Spero che l'opinione pubblica si dia una mossa e che qualche coraggioso eroe che non teme un'Orsa più di ogni altra cosa al mondo si faccia avanti altrimenti organizzerò un digiuno, incatenandomi alle sbarre che stringono in cattività la povera Jurka.
Se la difesa dei più deboli e di chi non ha voce per difendersi è il criterio principale per valutare il grado di civiltà di una comunità o società, allora possiamo dire di aver toccato il fondo dell'abisso! Amneris