15 gennaio 2007

Fuggiremo tutti sui monti

luca_mercalliNon chiedete a quest'uomo che tempo farà tra sette giorni, perché ammetterà di non saperlo. Chiedetegli invece che tempo farà tra un anno, oppure tra dieci, vent'anni e vi risponderà: caldo. Anzi: più caldo.
Terzo post sul riscaldamento del pianeta in pochi giorni, lo so, ma passava in città Luca Mercalli (il meteorologo con il papillon) e ne ho approfittato per chiedergli che cosa sta succedendo e - soprattutto - che cosa accadrà.
Mi ha risposto che tra vent'anni sulle Alpi non si scierà più, nemmeno con la neve artificiale perché non farà abbastanza freddo per produrla.
Mi ha risposto che le città d'estate saranno così bollenti, delle vere e proprie trappole, che la gente farebbe bene a rifugiarsi in montagna, soprattutto gli anziani. Insomma sarà come nel 2003 quando in tutta Europa ci furono 30 mila morti di caldo: mica pochi, ha detto Mercalli.
Mi ha risposto che i ghiacciai spariranno dalle Alpi (almeno sotto i 4 mila metri) e questo non è una catastrofe, bisognerà solo vedere se dai nostri rubinetti uscirà ancora l'acqua potabile oppure se dovremo arrangiarci come in Sicilia con la cisterna della pioggia sul tetto di casa. E a quel punto chissà che ne sarà della Sicilia.
Dovremmo pensare - dice Mercalli - alla decrescita. Allora ho cercato che vuol dire su Wikipedia e mi sono fatto l'idea che è come un palloncino: gonfia, gonfia, gonfia ad un certo punto devi smettere di soffiare altrimenti scoppia.
Gli ho chiesto che cosa devo rispondere a quelli che pensano che questo caldo anomalo sia solo un ciclo naturale. Risposta: digli che nell'atmosfera non ci sono mai stati così tanti gas serra come da 700 mila anni a questa parte.
Infine gli ho chiesto se ha visto il film di Al Gore, Una verità scomoda che uscirà il 19 gennaio in Italia e lui mi ha risposto: sì l'ho visto e lo consiglio perché è ben fatto e scientificamente rigoroso. Allora ho chiamato il mio cinema preferito per sapere quando arriva qui in città e mi hanno spiegato che in tutto il Triveneto ce ne sono solo due copie: una a Bolzano e l'altra a Padova. Se gli spettatori andranno a vederlo le faranno girare, altrimenti giù il sipario. Perché la gente - caldo o non caldo - vuole vedere Rocky Balboa oppure Natale a New York (anche se la Befana è già passata). Altro che documentari sulle (presunte) catastrofi ambientali.
Alla fine della chiacchierata gli ho detto: Mercalli, ma ora che la gente vede i fiori sbocciare in pieno inverno capirà che stiamo rischiando grosso, o no? E lui: la gente sensibile, come quelli che leggono il tuo blog, sono una minoranza. Bisogna convincere le masse, tutti quelli che il sabato pomeriggio vanno a fare la spesa al supermercato. E questo è il motivo per cui spedisco il terzo post sul caldo in tre giorni, magari lo legge qualcuno appena tornato dal supermarket e se vuole approfondire può leggersi tutta l'intervista che pubblico a parte perché è piuttosto lunga

P.S. due cinema in tutto il Triveneto per vedere Una verità scomoda mi paiono pochi, così raddoppio la posta: il 19 gennaio regalerò due dvd del film americano ai primi commentatori del post di quel giorno. Uno sarà una copia pirata, lo scrivo chiaro e tondo. E' per una buona causa, non ci guadagno nulla, Al Gore non se la prenderà. Però, cari lettori di fuoridalpalazzo, basta lettere via email per cercare di corrompermi!

10 commenti:

Anonimo ha detto...

“Alla fine della chiacchierata gli ho detto: Mercalli, ma ora che la gente vede i fiori sbocciare in pieno inverno capirà che stiamo rischiando grosso, o no? E lui: la gente sensibile, come quelli che legono (sic) il tuo blog, sono una minoranza. Bisogna convincere le masse, tutti quelli che il sabato pomeriggio vanno a fare la spesa al supermercato. E questo è il motivo per cui spedisco il terzo post sul caldo in tre giorni, magari lo legge qualcuno appena tornato dal supermarket … “

Eccomi qua, uno dei tanti dentro le masse. Mi trovo dentro la massa degli iscritti nell’elenco telefonico, del SSN, delle liste elettorali, dell’INPS, delle associazioni di volontariato, di quelle culturali, del web, della chiesa, dell’università del tempo libero e di altre. Provengo dalle masse della scuola, delle leva obbligatoria, dei lavoratori. Mi sto preparando per entrare nella massa silenziosa finale. Dovunque ho trovato regole ed indicazioni; ho quasi sempre ubbidito perché voi conoscevate la verità e voi avevate le certezze. Non l’ho fatto per un periodo breve, ma durante tutta la mia esistenza.

Se mi chiedete ancora una mano, ve la do volentieri. Prendo il numerino e mi metto in fila. Mi direte cosa devo fare e vi ubbidirò ancora. Ma per favore, non ingannatemi nuovamente.

Per favore, non venite nella mia casetta in montagna. Aspettate che la legna finisca. Non è molta. Quando si spegnerà il fuoco e solo allora, vi lascerò libero il mio posto in montagna.

stefanauz ha detto...

non so se vale, ma il nostro governo sta facendo qualcosina (ancora poco, ma è meglio di niente) per cambiare lo stato delle cose nell'ambito dei carburanti per macchine ecc.
riporto di seguito la notizia apparsa oggi nella newsletter di palazzo chigi.

"PRIMO CONTRATTO QUADRO NAZIONALE SUI BIOCARBURANTI
Il futuro dell’energia verde è cominciato. Il 10 gennaio scorso è stato infatti presentato dal
Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, il primo contratto quadro nazionale
sui biocarburanti, che rappresenta il primo passo verso la costruzione di una filiera
nazionale delle agro-energie e contribuirà a conferire un nuovo ruolo all'agricoltura italiana.
Soggetti interessati dal contratto quadro sono le Associazioni agricole, l’Unione Seminativi
(produttori di semi oleosi) e, sul versante industriale, Assitol, Assobiodiesel, Assocostieri.
Si tratta, per l’Italia, di una mossa concreta nel segno della tutela ambientale, nel senso di
una riduzione della dipendenza dalle fonti energetiche non rinnovabili; per l’agricoltura, in
particolare, di un momento fondamentale per l’affermazione di una filiera innovativa.
L'intesa raggiunta esprime così la risposta del Governo agli obblighi imposti dal Protocollo
di Kyoto, mettendo in rapporto di collaborazione agricoltura e ambiente. L'accordo quadro,
oltre a rappresentare una grande opportunità di crescita per il nostro sistema produttivo, è
dunque un primo segnale delle opportunità offerte dalla finanziaria. Nel 2007, infatti, la
coltivazione di semi oleosi a fini energetici potrà raggiungere i 70 mila ettari di terreno dai
quali si ricaveranno circa 70 mila tonnellate di bio-diesel da integrare nel normale
carburante, produzione che si spera di triplicare entro il 2010, raggiungendo i 240 mila
ettari."

stefanauz ha detto...

... e a proposito di caldo record e siccità, mi è piaciuta la pagina di oggi di "la repubblica".

Anonimo ha detto...

La cosa terrificante, caro ansel, è che la "ggente" non solo non si preoccupa per questa situazione anomala, ma addirittura ha il coraggio di dichiarare (ho visto delle interviste fatte a Milano) di essere contenta, perché fa caldo e non si deve mettere il cappottino, e può oziare sulle panchine al parco, e magari tra due mesi SI VA TUTTI AL MARE!

stefanauz ha detto...

senti un po', caro ansel: mi devi spiegare come fai a perdere visitatori in italia e ad avere un trend fantastico nei seguenti paesi:

Italia 3281 95,77 % -1,6%
Regno Unito 26 0,76 % +30,2%
Stati Uniti d'America 15 0,44 % -24,9%
Germania 15 0,44 % +125,3%
Francia 15 0,44 % +576,7%
Finlandia 13 0,38 % +486,4%
Svizzera 10 0,29 % +50,2%
Canada 7 0,20 % +215,8%

sì, lo so. in termini assoluti non è proprio così... ma avevo voglia di mostrarti tutta la mia stima, nonché la mia vicinanza (alla fine mantenere vivo un blog è una gran rottura di cazzo, ammettiamolo, anche se ti restituisce sicuramente molto).
buona serata,
stefanauz

ansel ha detto...

Ironica: mica solo a Milano... anche su questo blog, basta che guardi un po' di post indietro (Agata non t'arrabbiare!)

Stefanauz: dev'essere merito dei tuoi post in inglese... Niu iorc niu iorc!!!

Davide ha detto...

Non per fare il bastian contrario...
A me l'accordo sulle 70mila tonnellate di BioDiesel mi pare una boiata pazzesca.
In primis perchè il contingente, un tempo di 300mila tonnellate, è stato calato a 200mila da San Silvio da Arcore, e adesso cos'è, 70mila?Ci prendiamo per il culo?
io contingente non è mai bastato per far fronte alle richieste, cosa facciamo,ci tiriamo indietro e lo riduciamo ancora?
Poi AnSel SA, sull'argomento cosa fare...dovrebbe avere un pò di mio materiale da postare...
Sbaglio?:P
Io vorrei fare presente che come regione Trentino Alto Adige BUTTIAMO al riciclo circa 5000tonnellate di oli vegetali esausti, pagandone lo smaltimento.
Quest'olio viene trattato in quel di verona dalla ditta Olicaf, che lo rivende, in gran parte, dalle info "sottobanco" che ho avuto, in Austria...
Cioè, in Austria pagano per "smaltirci" l'olio esausto...forse sono cretini, o forse qualcuno, che dovrebbe saperlo, non sa che l'olio vegetale di qualsiasi tipo è la BASE del BioDiesel.
Possiamo fare BioDiesel anche con gli scarti delle liposuzioni e con i grassi rancidi, se vogliamo.
Ma non lo facciamo.
Per non dire che non serve fare BioDiesel per alimentare motori e caldaie, basta modificare motori e caldaie senza modificare l'olio, sul lungo periodo vale decisamente la pena questa soluzione, quando possibile.
5000 tonnellate facendo calcoli in difetto garantirebbero circa 12.500km annui per 5000 auto, fossero Euro0/1/2 inquinerebbero meno di un Euro4 senza nemmeno mettere il FAP...
Il fatto l'ho esposto all' assessore preposto a queste cose, e l'idea migliore che è uscita è"facciamo il progetto per fare un distributore e chiediamo i finanziamenti".
io non ho idea di come progettare un distributore di oli vegetali(in germania ce ne sono già, comunque, fatevi un giro su www.biotanke.de), ma credo che non sia lavoro per un metalmeccanico, forse sarebbe un'opportunità per far lavorare un pò qualche tecnico della Provincia...no?
In compenso ho idea di come farci andare, a olio, un motore vecchio stampo per oltre 85mila km...

ansel ha detto...

Davide (anzi, signor D.): so cosa fare! E apprendo dal tuo post che i chilometri sono diventati 85 mila... ancora un po' di pazienza! ciao

Anonimo ha detto...

Questi americani non hanno sottoscritto il trattato di kyoto e fanno dei documentari di terrorismo mediatico sull'ambiente.

Davide ha detto...

'spetta, ho fatto male i conti, il motore adesso ha 202'300km (porca eva, son tantini eppure tira come un dannato!), ho iniziato con l'olio a 115mila circa...quindi 87'300, dei quali circa 20mila a riciclato.
Mi frega il fatto che circa 10mila km fa ho montato un nuovo quadro strumenti, + completo (con contagiri, temperatura acqua, pressione olio, pressione turbo), che ha meno km...