Io e il mio amico R. siamo una strana coppia e ogni tanto ci piace fare cose bizzarre. Come ieri, quando sono andato a prenderlo in auto, sotto casa, e siamo andati a spasso per la città: ci siamo fermati nel bar di un centro commerciale dove lui si è seduto a un tavolino e ha ordinato una bella birra fresca. Poi siamo entrati in un pub e ci siamo bevuti due spritz. L'ultima tappa è stata in un bar-pizzeria dove il mio amico R. voleva un Mojito (gliel'avevo suggerito io perché lui non sapeva nemmeno cosa fosse) ma non c'era. Allora ha ordinato un prosecco (anche quello una mia idea) e gliel'hanno servito volentieri. Mentre lo riportavo a casa mi sono fermato nel parcheggio di un supermercato e l'ho spedito a comprarmi una bottiglia di Aperol, poi ho fatto una deviazione in un altro negozio e l'ho aspettato in auto mentre acquistava una bottiglia di Limoncello.
Siamo una coppia veramente strana io e il mio giovane amico R., perché io ho 35 anni e lui solo 13. Perché io sono un giornalista e lui un ragazzino di terza media che ho portato con me (chiedendo il permesso a sua madre e assicurandomi che avesse finito i compiti) per vedere se nei bar - dove servire alcolici a chi ha meno di 16 anni è vietato - eseguivano i suoi ordini.
Li eseguivano. Anche nel bar dove si è presentato solo soletto, si è seduto al tavolo e ha chiesto - con voce da bambino - una birra. Io lo tenevo d'occhio da dieci metri di distanza pronto ad intervenire e spiegare la situazione perché temevo che lo mandassero via, oppure che chiamassero i suoi genitori. Ho avuto paura - ingenuo! - che il barista chiamasse la polizia. Invece hanno fatto una cosa molto più semplice: gli hanno servito la birra.
Prevedo che nei commenti qualcuno dirà che abbiamo scoperto l'acqua calda, così gioco d'anticipo e replico: non è normale che un ragazzino delle medie si sieda al tavolo di un bar, solo, chieda una birra e gliela portino. E non è normale nemmeno che nei supermercati vendano superalcolici ai bambini perché tanto non c'è nessuna legge che lo vieta. Anzi, una legge c'era: era la Finanziaria di quest'anno ma il divieto di vendere superalcolici nei supermercati ai minorenni è stato stralciato perché - dicevano - con i conti dello Stato non c'entrava nulla. Il motivo vero l'ha capito anche il mio amico R. che ha solo 13 anni: "Avranno avuto paura di vendere meno bottiglie". Risposta esatta.
L'avventura di ieri con il mio giovane amico l'ho raccontata qui. E se a qualcuno è rimasta la curiosità di sapere chi si è scolato tutte le doppie razioni alcoliche ordinate nel nostro giro di bar, ecco la risposta: io. Hic!
4 commenti:
Ma … non li hai denunciati? Cosa è servita la lettera di Andreolli? Se fanno una cosa simile al mio nipotino Giorgio, giuro che telefono al 117, vado lì, faccio casino e spacco tutto. Bestie, sono bestie. Per il dio denaro… Che schifo. Che cosa possiamo fare noi, dobbiamo usare un guinzaglio o seguire i nostri figli con un GPS ? Dove sono le istituzioni? Dove sono i rappresentanti delle categorie dei baristi e dei commercianti? Sono capaci solo di lamentarsi per gli studi di settore, per le tasse che dovrebbero pagare e che invece evadono. Ladri. Più vigili, devono mettere più vigili a controllare. Che li levino da via Bronzetti dove scaldano le careghe e li mandino in giro. Non ci bastano i problemi che ci crea la scuola con le maestre con non vogliono fare il proprio dovere e se ne fregano di educare i nostri figli? Mamma mia … che mondo …
Pronto? Ciao cara, mi passi per favore Giorgio? Non c’è? E’ uscito da solo? Dove è andato? Ha fatto i compiti? E’ andato a lezione di piano? E’ a pallavolo? E’ andato a judo ? Quando torna?
BOOHH ………..
Ma sì, mia figlia ha sempre tanto da fare, non si può dividere in quattro.
Però anche tu, Ansel, scolarti tutto quell’alcool davanti ad un tredicenne …. credi d’aver fatto una cosa giusta?
Art. 689 CP Somministrazione di bevande alcooliche a minori o a infermi di mente
L'esercente un'osteria o un altro pubblico spazio di cibi o di bevande, il quale somministra, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, bevande alcooliche a un minore degli anni sedici, o a persona che appaia affetta da malattia di mente, o che si trovi in manifeste condizioni di deficienza psichica a causa di un'altra infermità, è punito con l'arresto fino a un anno.
Se dal fatto deriva l'ubriachezza, la pena è aumentata.
La condanna importa la sospensione dall'esercizio.
Questa è la legge.
Certo che se tutti guardano e soprassiedono, c'è poco da meravigliarsi.
qui in veneto il problema "alcool e giovani" è così sentito che non molto tempo fa nell'est della provincia veronese era stato organizzato un vero e proprio simposio per discutere le problematiche create dall'abuso di alcool ai giovani veneti. Sfortuna ha voluto però che il tutto fosse chiuso da un intervento dell'allora sindaco in carica che, per sommi pi, disse:"....questo è un vero problema ed io personalmente faccio fatica a credere come i giovani possano consumare tutto questo alcool...con tutti i tipi di grappa che produciamo in veneto....".
Ora capisco che la cosa possa "puzzare" di leggenda metropolitana, ma tutto ciò rispecchia molto il modo di porsi, degli italiani, nei confronti del vino e degli alcoolici in generale.
I miei ricordi di bimbo trentino comprendono pure pranzi tra parenti con bicchiere di vino a bassa gradazione allungato con H2O....
Gallo: diciamo che molto di quell'alcol è rimasto sul tavolo, altrimenti la notizia era il coma etilico di un giornalista. La bottiglia di Aperol invece è a casa mia: prima o poi ti offro uno spritz....
javert: ho visto su "pensieri di Javert" che ben altre leggi ti danno da pensare...
db: anch'io ricordo il bicchiere di vino rosso allungato con l'acqua, magari minerale! Una vera schifezza per qualunque bambino, anche il figlio di due alcolizzati cronici... Ma quello era il prezzo per diventare grandi.... E chi si scolava il vino era guardato dai grandi con compiacimento....
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