All'apparenza il bagno tenebroso è di una categoria superiore. Tu devi solo aprire la porta e poi pensa a tutto lui: appena metti piede all'interno la luce si accende, infili le mani sotto l'acqua e il rubinetto si apre, sfiori il distributore del sapone e ti ritrovi nelle mani la dose giusta di detergente, ti avvicini all'asciugatore e subito la ventola si mette in moto e infine sai già - per esperienza - che appena avrai finito e ti rialzerai dalla sella sentirai, come per miracolo, attivarsi lo sciacquone. E' bello sapere che potrai far tutto senza toccare niente. Ma.
Il "ma" lo scopri quando ormai sei impegnato nell'attività che si fa in bagno e all'improvviso ti ritrovi al buio. Allora, confidando nelle nuove tecnologie, cominci, restando seduto, a muovere le braccia con ampi gesti sopra di te sperando di intercettare il raggio di azione di una fotocellula. Niente. Tenti di allungare un piede sperando che il movimento risvegli quell'interruttore maledetto. Niente. Passano i secondi e ti rendi conto che - viziato dalle comodità - non hai osservato l'ambiente in cui ti trovi: non sai dov'è la carta igienica, non sai dov'è lo sciacquone, non sai dov'è lo spazzolone e quel raggio di luce flebile che da sotto la porta ora raggiunge le tue pupille dilatate certo non ti basterà per tirarti fuori dai guai. Allora - in un mondo oscuro dove ogni suono ti appare amplificato - procedi a tentoni come un cieco. E scopri di odiare il titolare del locale (dove sai già che non metterai più piede) perché quel buio improvviso e irrimediabileche scatta dopo due minuti appena è il suo modo per dimostrarti che lì dentro (nel bagno) non sei il benvenuto.
5 commenti:
E' successo anche a me, in più stavo tenendo in equilibrio precario mio figlio che aveva scelto proprio quel momento per fare il bisognino "grosso". Tac, si spegne la luce... dopo la quarta parolaccia però si è riaccesa :-)
Anche a meeee! C'era l'interruttore con una lucetta rossa dall'altra parte del bagno: impossibile arrivarci. L'ho accesa prima di uscire... :(
Il bagno oscuro ce l'avevamo una volta a casa mia. Mio padre chiudeva la porta a chiave, sigillava il buco della serratura e le fessure della porta con il nastro adesivo e poi spengeva la luce.... Cosa ci faceva lì dentro al buio? Sviluppava le fotografie. Altri tempi.
Una variante ancor più odiosa: il bagno pubblico a cui han tolto la chiave o peggio la serratura.
Cito, a memoria e non sapendo però gli ultimi aggiornamenti, il pub "La Roccia" [sulla strada x la Fricca] o il Porteghet.
Che a noi uomini può anche non pesare...però...
Guarda, non parlarmi di chiave...! Non provocarmi! Devo trattenermi per la recensione di WC/4...
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