13 dicembre 2006

La notte di Santa Lucia

Era una notte come questa, di tanti anni fa e io tentai - forse per l'ultima volta - di stare sveglio fino al mattino per tenere d'occhio il bicchiere di latte, i biscotti e il piattino con il sale che avrebbe mangiato l'asinello. Decidemmo, quella notte, che ci saremmo dati il cambio, io e mio fratello, per non farci scappare il momento esatto in cui lei - Santa Lucia - sarebbe arrivata, passando chissà come dalla finestra chiusa del soggiorno. Ma al mattino ci svegliammo nei nostri letti, come sempre, per correre di là e scoprire che il bicchiere era vuoto, il piattino pure e al posto del sale c'era una cesta di dolci e regali.
Ora non faccio più fatica a stare sveglio fino all'alba e quel piattino è lì fuori in terrazza. C'è il bicchiere di latte, due mandarini e un paio di biscotti. Ma il sale - io mi domando - il sale: che ne devo fare di quella manciata di sale grosso io che mi son scordato l'asinello? Lo so, sono nuovo del mestiere, è la mia prima volta e mi manca un po' di esperienza. Il prossimo anno, giuro, non mi farò trovare impreparato.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

sul mio poggiolo la mattina io trovavo le impronte dell asinello !!! e tutto il sale sparpagliato ... è ovvio che l asinello non passa dalla finestra !!!

Anonimo ha detto...

nemmeno un post cosi tenero come santa lucia risveglia stefanauz??
tantapiù che santa lucia è una tradizione mooolto nordica ...
.. devo dirlo.. un po' mi manca.. ma forse lui è già a copenhagen a mangiare Lussibullar ( o a comperare le tazzine..)

Anonimo ha detto...

Paese che vai usanze che trovi... Se ci si sposta un centinaio di km più a sud (per esempio verona) i gusti di S.Lucia cambiano sensibilmente: per prima cosa il latte lo puoi dare al gatto; Santa Lucia qui preferisce cose dolci e forti (come il vov per esempio); i biscotti van sempre bene (oddio se proprio vogliamo qualcosina di più ricercato rispetto ai secchi OROSAIWA....forse è meglio); i mandarini li lasciamo appassire lentamente lì dove stanno; il sale va bene per l'asinello. A qs punto s'inserisce un nuovo personaggio che, a rigor di logica non può mancare: il Gastaldo. Infatti, dato che la Santa è ipovedente, l'asinello non riuscirebbe a raggiungere le varie abitazioni senza cozzare contro ogni angolo... Ci vuole il Gastaldo, ovvero colui che tiene le briglie dell'asinello.
Ora il tutto sembrerebbe lecito e filante nella sua logica, se non fosse per i gusti particolari di qs personaggio; il Gastaldo gradisce solo liquori, dal bicchiere di vino all'ombretta di grappa, passando per le infinite gradazioni dei liquori che ogni famiglia tiene nell'apposito armadietto.
Viene gettata in qs modo un'ombra sulla veridicità del personaggio, considerando la propensione veneta all'abuso di alcoolici. Lasciamo aperto il quesito per gli studiosi delle tradizioni, che certo non mancheranno in qs blog...

Anonimo ha detto...

Grande il Gastaldo !! .. una sorta di autista portaborse alcolizzato ! è la prima volta che lo sento.. ma mi sta subito simpatico.. ma se santa Lucia vola sull'asinello, il Gastaldo la rincorre?

Anonimo ha detto...

e in un blog che si rispetti ecco l'ANGOLO della CUCINA :

LUSSEKATTER
Focaccine Svedesi allo Zafferano di Santa Lucia

Santa Lucia (classica gnocca svedese, altro che Gastaldo o vechietta ipovedente.. ) veste di bianco, porta una corona di candele e offre queste focaccine allo zafferano a parenti e amici

Ingredienti:

700 grammi di farina
150 grammi di burro
1 uovo
1,5 grammi di zafferano
3 dl di latte
150 grammi di zucchero
50 grammi di lievito di birra fresco
sale
uva sultanina


Fate fondere in una casseruola il burro, aggiungete il latte e lo zafferano, quindi portate fino al punto di ebollizione. Togliete dal fuoco e versate il composto sopra il lievito spezzettato. Aggiungete tutti gli altri ingredienti tranne le uvette e l’uovo.
Il risultato deve essere una pasta morbida ma non appiccicosa, che va lasciata riposare per 40 minuti coperta da un panno.
A questo punto dividete la pasta in 25-30 pezzi: da ciascun pezzo ottenete una lunga striscia vagamente cilindrica e componetela come un 8 o una S. Decorate con l’uvetta (preventivamente fatta ammollare) Lasciate riposare ancora 40 minuti, quindi spennellate le focaccine con l’uovo sbattuto. Infornate a 250 gradi per 10 minuti.

...

Anonimo ha detto...

Bravo! Il Gastaldo cioè l'aiutante di Santa Lucia, detto anche Castaldo. Sei un intenditore... per approfondire ti consiglio www.carasantalucia.it

Anonimo ha detto...

alla fine la magia di santa lucia è che, anche passati i trent'anni, se la sera del 12 dicembre metto sul poggiolo un po' di sale e un po' di farina gialla (a metà strada fra trento e verona si usa così), la mattina dopo trovo dolci e frutta. lo so che non è stata la vecchina cieca in sella al suo asinello (con o senza navigatore annesso) a portare i doni ma è ugualmente bello sapere che qualcuno si è svegliato all'alba per fare una cosa certamente infantile ma solo per te