25 ottobre 2010

Casa dolce casa



Noi, che ora sappiamo cosa sono le tavelle, le pignatte, i morali, il colmo, la banchina, le putrelle, la mantovana, la mazzetta e perfino la maestà

Noi, che parliamo al plurale, perché certe cose, come la ristrutturazione di una casa, bisogna farle assieme

Noi, che abbiamo imparato a non perderci d'animo, nemmeno quando sembra che il mondo ti crolli addosso

Noi, che abbiamo imparato a immaginarci le cose finite

Noi, che ora sappiamo quanto spazio occupa il pavimento di una casa. E soprattutto cosa c'è sotto

Noi, amanti dei colori, che avevamo un bagno colorato e nella nuova casa ne abbiamo voluto un altro

Noi, pignoli che abbiamo voluto decidere il destino di ogni singola piastrella

Noi, che abbiamo imparato a prendere decisioni (e a non pensarci più). Decisioni difficili, talvolta difficilissime

Noi, che abbiamo acquistato il frigorifero su internet e non sapevamo più come portarlo in casa

Noi, che abbiamo imparato a fare da soli

Noi, che pensavamo che il risparmio energetico fosse una cosa semplice

Noi, che da due mesi ormai abbiamo imparato a farne a meno ma se tutto va bene tra pochi giorni avremo... le porte

Noi, che in un eccesso di entusiasmo siamo finiti pure all'ospedale

Noi, che per consolarci delle (troppe) lampadine appese a un filo ci siamo comprati un lampadario con 160 fiori

Noi, (anzi LUI) che di quest'anno terribile e straordinario passato a ristrutturare la nuova casa ricorderemo poco o niente

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Oddio, come sono cresciuti i pargoletti!!!
Per forza che ci voleva una casa nuova, ma direi che non ti sei spostato molto da quella di prima :-)
Mi fa piacere ritrovarti,
ciao Mariatn

Javert ha detto...

Che dire... complimenti.

ansel ha detto...

Mariatn: hai visto i piccoli? sì, certo non ci siamo spostati di molto... diciamo 400 metri :-) visto il colore della casa e la foto che ho messo non dovresti faticare a trovarla.... ciao!

Javert: grazie.... :-)

eGanz ha detto...

Ti ho postato nel eGanz... Bravissimi!