08 marzo 2007

Tradito da un mazzo di mimose

mimose in piazza DuomoPensavo che me la sarei cavata con una spruzzatina di rosa fra le pagine del blog, giusto per far sapere alle lettrici di fuoridalpalazzo che le ho pensate (ma pare che nessuna se ne sia accorta: domani si torna all'arancione) e invece devo anch'io dedicare un post intero alla giornata delle donne, festa che non amo sebbene sappia apprezzare le festeggiate. La necessità deriva da questa lettera che mi è giunta e che pubblico per evidenziare la barriera che c'è tra i due mondi. Eccola qua.

Caro giornalista e blogger, le scrivo per esprimerle tutto il disappunto per quanto mi è accaduto oggi a mezzogiorno quando - per la prima volta nella vita - sono tornato a casa con un mazzetto di mimose. Deve sapere, caro ansel, che io sono uno di quegli uomini seri e un po' distratti che bada più alla sostanza che all'apparenza. Così ho sempre guardato con sospetto quelle feste comandante in cui gli uomini tornano a casa con i fiori, i cioccolatini o a grande richiesta anche un gioiello lavando la coscienza per il resto dell'anno vissuto all'insegna della disattenzione se non dell'egoismo. Non nego che questa mia scelta mi abbia procurato negli anni non pochi grattacapi, perché ho capito che l'essere un sabotatore convinto della festa della donna non garantisce comunque l'esenzione dal rendere omaggio a quella che mi ritrovo in casa.
Sarà che gli anni mi hanno reso più sensibile, sarà che oggi ero di buonuomore, sarà che poco distante dal luogo in cui lavoro c'era un fioraio ambulante che mi è parso un segno del destino, saranno tutte queste cose assieme ma oggi ho preso il mio mazzetto e l'ho portato a casa. Dico mazzetto ma in realtà era una bella pianta, più grande - mi sono reso conto - di quelle acquistate dai colleghi uomini che incontravo per la strada: una bella mimosa, non ho badato a spese. Già pregustavo il momento in cui sarei entrato in casa porgendo i fiori alla mia donna: che sorpresa, che colpo di scena, l'avrei stupita, le avrei strappato un bacio e forse anche di più nella breve pausa pranzo che mi è concessa prima di tornare dietro la scrivania. Ah che soddisfazione essere un uomo galante, uno che rispetta le feste, si ricorda degli anniversari, insomma uno di quelli a posto che piace alle donne. Volavo coi pensieri ben più in alto del mio mazzo di mimose quando sono entrato in casa in punta di piedi, l'ho sorpresa in cucina e l'ho stretta da dietro portandole il mazzo davanti agli occhi: tadaaaa! Risposta: ah.
Quando si tratta di sensazioni e sentimenti, devo ammetterlo, non sono un tipo sveglio. Ma che qualcosa fosse andato storto l'ho capito pure io. Ha cominciato a interrogarmi sul perché le avessi portato quel mazzo di fiori (ma non era la festa della donna?), accusandomi di essere un falso, un porco e un traditore perché di certo avevo qualcosa sulla coscienza di cui dovevo farmi perdonare. Ha preso le mimose - la prova della mia colpevolezza - e le ha messe sul tavolo in un vaso perché potessi ben vederle e mi decidessi a confessare. Insomma, caro ansel, ha fatto più danni un mazzo di fiori regalato di quei venti o ventuno (ora mi sfugge quanti anni sono che stiamo assieme) che mi ero sempre rifiutato di acquistare. Che spiegazione dà, stimato blogger, di quanto mi è accaduto?

22 commenti:

Anonimo ha detto...

Le lettrici non hanno mostrato di apprezzare il vestitino rosa del blog e non gradiscono l’omaggio delle mimose perché stanno preparando la rivoluzione. E’ l’inizio della fine di noi maschietti. Amen.

Anonimo ha detto...

Odio il rosa e odio la festa della donna, della mamma, del papà, etc. etc. Sono solo feste commerciali per far felici i negozianti e alleggerire le tasche.
Torna all'arancione, splendido colore insieme al giallo.

Anonimo ha detto...

Sinceramente anche io ho volutamente ignorato il rosa del sito:-)
Comunque per onorare la ricorrenza vi lascio un classico:

"...'Educate le donne come gli uomini' - dice Rousseau - 'e quanto più rassomiglieranno al nostro sesso, tanto minore sarà il potere che avranno su di noi'.
Proprio questo è il punto che mi sta a cuore. Io non desidero che le donne abbiano potere sugli uomini, ma su se stesse..."

Mary Wollstonecraft
Una delle madri del femminismo (e madre anche di Mary Shelley), donna dalla vita scandalosissima e da me amatissima.

Baci stregati

ansel ha detto...

lo sapevo... come fai qualcosa sbagli...

Anonimo ha detto...

"ansel ha detto...
lo sapevo... come fai qualcosa sbagli... "

E' il triste destino di voi uomini!
:-)

Nemmeno dopo vent'anni sapete bene come stupirci!

ansel ha detto...

mariatn: voi invece lo sapete BENISSIMO!

Anonimo ha detto...

Amo essere breve nei miei commenti ma oggi non lo farò. Siediti e mettiti comodo.
Non conosco Gretel e non so cosa voleva dire con quell'"ah" però nemmeno io avrei apprezzato poi tanto.
Per prima cosa le mimose puzzano, poi bisognerebbe discutere sul senso di festeggiare la festa della donna.
Io ad esempio, non amo che mi si regalino fiori recisi preferisco le piante. I fiori recisi sono tristi, morti... dopo 2 giorni appassiscono e l'acqua puzza. Le piante invece sono vive.
Maritotn comunque arriva spesso con un mazzo di fiori e io non oso dirgli chiaro e tondo cosa ne penso perchè se non ci è ancora arrivato da solo, dopo lustri di matrimonio... e allora sorrido e ringrazio. Apprezzerei di più altre iniziative ma ammetto anche di essere un'orsa rognosetta che dà poche soddisfazioni. Una volta lui preparò un sughetto "speciale" e per farmi una sorpresa non disse nulla. Io trovai la pentolina con dentro una cosa strana e pensando che fosse qualcosa di bruciato la lavai, cazziandolo per bene (sì, lo so, sono la sensibilità fatta persona :-)
Cosa vuoi che ti dica? apprezzo di più se cambia la cassettina del gatto o passa l'aspirapolvere in casa.
Con un mazzo di fiori tendete a lavarvi la coscienza e a coprire le vostre mancanze. Oddio, mi sto impelagando... ciao và!

ansel ha detto...

Mariatn: ma no, non è andata così. Ieri in realtà si è svolto un esperimento scientifico oppure (se preferisci) una volgare scommessa tra colleghi: vuoi vedere che se arrivo a casa con le mimose me le tira dietro? Esperimento riuscito e crisi superata solo dopo la spiegazione che il gesto era stato preparato in nome della scienza.
Il problema è venuto dopo quando - ormai certo di essere un grande conoscitore del genere femminile, preparato a qualunque comportamento - mi sono trovato spiazzato di fronte a piccologirasole che ODIA il rosa e eus che lo IGNORA volutamente.... quello non era un esperimento!

P.S. il gatto (vedi mariatn.splinder.com) ce l'avete da poche settimane e già litigate per la cassetta???? ahi ahi ahi!

Anonimo ha detto...

Mia madre, che non ama molto piante e fiori, all'ennesimo bouquet portato da mio padre(che invece potrebbe far fiorire anche le gambe del tavolo) disse con un sorriso "Ancora verdura?". Da quel giorno cioccolatini...
Io che ho ereditato il pollice nero della mamma e la galanteria del papa', ho trovato un'artista-fioraia e ogni tanto mando composizioni di fiori a mio marito. Ovviamente anonime :-)

Anonimo ha detto...

Ansel, sappi che la pipì di gatto puzza più delle mimose.
Sappi anche che avevo notato l'otto marzo rosa qui sul tuo blog e che mi aspettavo un tuo post su questi esseri meravigliosi che NOI siamo e di cui VOI non siete degni... ma non ho dato cenno di essermene accorta per non darti la soddisfazione :-PpP

(che sono carogna l'ho già detto?)

Anonimo ha detto...

Questo dimostra che è IMPOSSIBILE classificare le donne e che NESSUN uomo dovrebbe mai affermare di essere "..un grande conoscitore del genere femminile, preparato a qualunque comportamento.." ... :o))

Anonimo ha detto...

Dai Ansel, smetti di piangere, esci dal bagno e asciugati gli occhi... dai, scherzavamo... suvvia, sei un bravo ometto anche tu...

Anonimo ha detto...

Peccato,ieri non sono venuta a trovarti e cosi' mi sono persa il rosa!!Pero' lho trovata una idea carina..grazie lo stesso!
Ho apprezzato comunque, molto, la foto!
Per fortuna riusciamo "ancora" a stupirvi...la parità dei sessi sarà quando ci annoieremo tutti a morte!
Trentina all'estero

ansel ha detto...

Oh yes! Una che ha apprezzato il rosa c'è! Evviva!!!

P.S. sapevo che ti sarebbe piaciuta - da dove sei - piazza Duomo...

Anonimo ha detto...

Io manco totalmente di senso dell' umorismo e mi sono piaciuti solo il rosa e la foto. Non mi è piaciuto il post e men che meno l' esperimento. Quando tra uomini e donne ci decideremo ad ascoltarci veramente non ci sarà più bisogno che qualche furbastro dal pallino degli affari inventi una qualche festa che comunque non funziona se non c'è voglia di comunicare

Anonimo ha detto...

Molto piu' di un mazzo di mimose( che comunque nessuno mi ha regalato!)!!
A presto
Trentina all'estero

MammadiVento ha detto...

La spiegazione che do è un ex-equo:

1- La donna inquestione poteva,anzi,doveva accettare le mmose come geso trasmutato nei fiori cancellando il fatto che fosse l'8 marzo...il buon senso non guasta mai.

2- Se li avesse ricevuti il 7 o il 30 Aprile sicuramente avrebbe reagito in modo diverso: Tesoro,amore,cippi.mucci non so come ti chiama,comunque poteva dirti cheti ringraziava ma che non aveva nulla da festeggiare perchè essere donnaè una condizione naturale così come il compleanno...un evento "naturale".
Perchè come dicono gli Aborigeni "Si deve festeggire quando ci si sente migliori"

L'8 Marzo è stata la tua festa mio caro....sarà che sei stato migliore.

Anonimo ha detto...

Dura la vita degli uomini... ache se dobbiamo raderci quasi tutti i giorni.

p.s. se ti va aggiurna il link al mio blog che ha cambiato indirizzo.
http://www.javert.it

Anonimo ha detto...

Grazie Annamaria per la frase degli aborigeni di cui possiamo fare alcune versioni:festeggio perchè mi sento migliore, ...per sentirmi e diventare migliore;...festeggia(lui...lei..)per diventare migliore...perchè si sente migliore.
E poi ci vuole buona fede e fiducia da entrambe le parti.Sono d' accordo che essere donna è una condizione naturale e molte di noi dovrebbero accettarla di più e con più naturalezza, ma non dimentichiamo il prezzo che è stato pagato e ancora si paga per questa condizione...Forse bisognerebbe risalire ai primordi della storia,dovrei decidermi a leggere il libro:"Perchè le donne non sanno leggere le cartine e gli uomini non si fermano a chiedere". Una mia collega mi ha detto che ci sono delle spiegazioni che fanno risalire il tutto a quando l' uomo era cacciatore e la donna restava alla capanna ad accudire i figli e difendere quanto aveva.

Anonimo ha detto...

Smettila per favore. Le lettrici non vogliono essere blandite e noi non dobbiamo essere degli zerbini. Quando metti in piazza i nostri dubbi qui, crei un danno relativo, ma quando – come oggi- li sventoli anche sul giornale, diventi pericoloso.
Hai notato che i commenti provengono solo da “ loro”?
Ignoriamole almeno per mille secondi.

MammadiVento ha detto...

Se,e dico "se" ci si soffermasse sul fatto che sia l'uomo che la donna prima di essere due universi (maschile e femminile)sono "persone"...mbè...non ci sarebbe bisogno di zittire nessuno....ignoriamole? Gallo? Zittire ualcuno è come dire: "Ti disconfermo,non esisti" brrrrrrr Gallo? cè brutt cos sì ditt (translation:che brutta cosa hai detto) ...si dice dalle mie parti.

Anonimo ha detto...

Annamaria: concedimi un po' di complicità con Ansel. Zittire "voi"? E' impossibile! Sii cortese, lasciami difendere l'identità maschile, che vedo correre un grave pericolo, perchè verrà sopraffatta dalla metà dell'universo alla quale tu appartieni. :D