18 marzo 2007

Ho fatto una cosa giusta

dieci cose giusteAll'inizio dicevano soprattutto cosa non bisognava fare. E purtroppo per gente come me, tirata su con il miraggio di una barretta Kinder da sciogliere sul palato, non era semplice rinunciare a quella marca di cioccolata che - sarà per la pubblicità, sarà per qualche ingrediente segreto - sembrava la più buona sul mercato.
Poi l'epoca del boicottaggio (che nel caso delle barrette o dell'ovetto coincideva con l'epoca della rinuncia) ha lasciato spazio alla proposta ed è nato il movimento di chi vuol fare la cosa giusta.
Fare la cosa giusta non è semplice in un mondo dove le azioni quotidiane sono in massima parte... sbagliate. Tanto sbagliate che cominciamo a comprenderne gli effetti quando in gennaio apriamo la finestra la mattina e sentiamo gli uccellini cantare su un albero in fiore. Ma da qualche parte bisogna pur cominciare e così ecco qui un decalogo di buone azioni che ha trovato spazio un po' a fatica anche sul mio giornale facendosi largo tra le cronache di tanti gesti errati.
Primo: preferisci i prodotti locali, così eviterai che sull'autostrada corrano camion per portare in Italia il latte tedesco e in Germania l'acqua italiana (e sull'acqua ci sarebbero molte altre cose da dire).
Secondo: la schiuma del detersivo che gira nella lavatrice è sinonimo di pulito ma quando finisce nei fiumi è un terribile inquinante. Usane poco e soprattutto di tipo biodegradabile.
Terzo: quando puoi (e spesso puoi, basta metterci un po' d'impegno) usa la bici o vai a piedi invece di muoverti con l'auto.
Quarto: ripara quello che non funziona più invece di cambiarlo. E quando riparare è impossibile è perché l'hanno fatto apposta i produttori, ricordalo quando fai il prossimo acquisto.
Quinto: con i pannelli solari sul tetto l'acqua calda è un regalo del sole, servitene a piene mani.
Sesto: acquista prodotti con pochi imballaggi e smaltiscili con la raccolta differenziata.
Settimo: non lasciare gli elettrodomestici in stand by con la lucetta rossa accesa. Sprechi energia. E se la lucetta del tuo dvd non si può spegnere ritorna al punto 4, secondo comma.
Ottavo: usa le scale invece dell'ascensore a beneficio del tuo fisico e dell'ambiente. Regola semplice ma poco applicata, almeno a giudicare dallo stato di abbandono delle scale che portano in cima a certi palazzi (da cui sarebbe meglio stare fuori).
Nono: fatti spiegare cos'è il commercio equo e solidale e provalo per scoprire (forse) che il gusto di quelle barrette al latte non è poi così unico come ti era sembrato.
Decimo: quando viaggi fai attenzione alle conseguenze. Traduzione libera di quest'ultimo articolo: se alloggi nell'albergo di una grande catena internazionale, in un paese in via di sviluppo, dai un'occhiata a come viene trattato chi ti mette a posto la camera o - meglio - chi lava i tuoi asciugamani nella gigantesca lavanderia dall'altra parte della città.
Questo decalogo non è di chi scrive ma degli attivisti di trentino arcobaleno che per insegnare a fare la cosa giusta hanno lanciato un corso e hanno aperto al pubblico uno sportello (www.trentinoarcobaleno.it).
Loro queste cose le predicano - in gruppi più o meno ristretti - da almeno una quindicina d'anni ma fino a qualche tempo fa venivano guardati come tipi bizzarri che non guidano l'automobile e si mettono in gruppo per andare a fare la spesa in campagna (invece che per andare in pizzeria). Ora qualcosa sta cambiando. Forse. Per quanto mi riguarda mi sembrava che fosse una cosa giusta - per quanto piccola e banale - scrivere questo post.
E tu, caro lettore di questo blog, se hai cose giuste da segnalare aggiungile pure qui sotto nei commenti: saremo tutti interessati a leggerle.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

a rieccola...la deriva beppegrillista...allora vediamo....
Undicesimo liberati di quel suv che suv non è ... la toyota a qualche euro in più ti da la Prius...magari il bagagliaio è ridicolo, magari non potrai montare i tuoi nuovi battistrada scolpiti apposta per andare sulla neve...ma sai che vantaggio per il NOSTRO AMBIENTE...
Non credi ci possa essere un piccolo contrasto tra il punto Primo ed il punto Nono? Dato che il gran buon nocciolato dei campesinos nicaraguensi non arriva con il "futuribile" teletrasporto ma, come gli altri "cattivissimi" prodotti multinazionali, su container, aerei, navi; a rigor di logica dovresti mangiare solo "Novi", almeno dal punto di vista geografico... A parte che il punto Primo mi sembra un po' grillo-demagogico e forse funziona per l'acqua minerale (ed infatti Grillo usa sempre e solo qs esempio per ridicolizzare il tutto....) ma basta pensare ad altre cose nuove(tra cui l'energia, i medicinali) o vecchie ma ormai date per scontate (patate, mais, pomodori, arance...etc) per capire che la circolazione delle "merci" e delle idee è sempre stata un arricchimento per l'uomo moderno...

Anonimo ha detto...

Dodicesimo . Evasori e elusori, per una volta nella vita paghino le tasse in misura onesta.
Illusione che traggo leggendo l’articolo sui ricchi e i poveri, di Ansel, sul Trentino di oggi.

Anonimo ha detto...

La mia macchinina è a metano.
(hai il suv... vergogna!)

ansel ha detto...

Suv: è vero, ma vado in bicicletta... e poi scrivo post come questo per espiare la mia colpa!

Anonimo ha detto...

Portiamo un po' meno i bambini al centro commerciale e un po' di più all'aria. Loro saranno più felici e forse meno succubi del consumismo
g.v.

Anonimo ha detto...

Il tredicesimo lo dedico a dbdesign :le osservazioni , possono essere utili se demoliscono e poi ricostruiscono,se cioè portano anche qualcosa di propositivo altrimenti fanno pensare che ci va bene tutto così come è,della serie:"Ma chi me lo fa fare di prendermi brighe e pensieri?mi sento autorizzata a dire questo perchè io sono di una generazione per la quale molte delle cose contenute in questi principi erano (e sono)normalità nella quotidianità.La storia ci dice che ci sono i corsi e ricorsi, come per i pannolini:io li lavavo , ho risparmiato sui soldi e se ne ha avuto un vantaggio l' ambiente ne sono contenta per il mio nipotino e i nipotini e figli degli altri, magari anche tuoi. Non sarà il caso di rinnegare tutto, ma cambiar rotta dove si può è doveroso