Nei commenti al post senso di colpa si è parlato di fratelli e di come i maggiori si sentano responsabili dei minori e poi - per deformazione professionale - del mondo intero. E' giunto quindi il momento di presentare qui fuoridalpalazzo mio fratello, ossia the brother, quell'essere a me tanto uguale che in giro per la strada ci scambiavano l'un per l'altro, almeno finché non si è fatto crescere i capelli.
Mettiamola così: avere un fratello, se non altro, è meglio che non averlo. Se non ci credete chiedetelo ai figli unici. Vuol dire avere una persona con cui guardare in silenzio un film per un'ora e mezzo e poi dire involontariamente la stessa frase durante la stessa scena. Significa avere uno a cui chiedere che cosa accadde esattamente in quel giorno d'infanzia che vi è tornato in mente (lui c'era e se lo ricorderà), uno con cui dividere per due il peso delle giornate cupe familiari.
Per me avere un fratello è di gran lunga meglio che avere una sorella. Non chiedetemi perché, parlo di cose che non so ma temo che non sarei mai riuscito a convincere una ragazza ad entrare all'obitorio e sdraiarsi sul tavolo di metallo delle autopsie per scattare una fotografia mentre la viviseziono. Sarebbe stato difficile anche persuadere la sorella che non ho mai avuto a salire sulla vecchia Ducati del nonno - da noi rimessa in sesto - per correre a cento all'ora a fari spenti con gli scoppi del motore che squarciavano la notte. C'è poco gusto, infine, nel pestare a sangue una femminuccia.
Dei due lui è quello che gira il mondo mentre io sto fermo, così almeno gli resta un posto dove tornare: a ognuno il suo ruolo. Di tanto in tanto - essendo io il maggiore - mi viene quell'inquietudine di dover andare a prenderlo chissà dove, ma finora non è mai accaduto.
Mio fratello è figlio unico, dico talvolta citando Rino Gaetano (e se qualcuno mi spiega per bene cosa vuol dire questa frase che mi affascina gliene sarò grato a lungo) eppure siamo così uniti che le mie morose di lui erano gelose (le sue però non mi risulta).
Basta chiacchiere, in questo post manca la fotografia e allora a grande richiesta ecco a voi un ritratto di noi fratelli, ansel e the brother, insomma due gocce d'acqua: giudicate voi.
14 commenti:
Io sono stata un fratello per mio fratello :-)
(con lui ho diviso soldatini, scorribande, un motorino truccato e l'ho anche picchiato per anni, finchè non è diventato grande e grosso e da allora sono diventata diplomatica).
Il tuo fratellino... L'ho riconosciuto ancor prima di sapere chi fosse :-)
In effetti siete molto simili, non solo fisicamente ma proprio come modo d'essere.
Però lui quel giorno non aveva le camper :-)
Visto che si parla di cose che solo i fratelli si ricordano e di inchieste in piazza Dante perchè non racconti al gentile pubblico di quella volta che (da piccolo) sei caduto nel laghetto con i cigni e le papere???
Forse, precoce e sensibile, sentivi gli effetti del fumo passivo che già si diffondevano nel giardino.....
Per sdrammatixxare un po' direi che il vero problema non è che vendano fumo, ma visti i risultati dell'inchiesta c'è da preoccuparsi per il rapporto qualità prezzo, un vero furto!!!!
Come dice sempre il mio amico fraterno Baba Yaji:" il problema della droga? Troppo poca e troppo cara!"
Se in basso siete uguali, in alto si nota la differenza e non mi riferisco ai capelli. Mi sa che the brother benchè minore, ti superi alla grande nell’interpretare il giusto senso della vita!
ansel..ansel...nel gorgo di Vallettopoli a te il Corona ti fa un baffo...conoscendo il tuo "little brother" scommetterei che quello ritratto in foto è un millantatore o una controfigura...sempre che tu non ti sia - nel frattempo - impratichito col fotoritocco digitale...il vero "little brother" per nulla al mondo avrebbe indossato quelle calzature da borghese arricchito...lo vedrei meglio nei panni dell'esperto a cui ti sei rivolto per il servizio su P.zza Dante....
PS: le versioni ri-dialettizzate dei cartoni giappo sono troppo forti...
Sei simpatico. Simpatico e strano. Non rispondi ad alcuni commenti. Sembra quasi che tu ti faccia desiderare. Ti scrivono in molti, si vede che sono tuoi amici. Beato te, i miei hanno schifo del computer. Senz'altro i tuoi usano PC con Windows: Che peccato. Sai scrivere e ti piace scrivere. Questo è fantastico. Hai trovato la tua strada. Sono contento che puoi scherzare su tuo fratello, il mio l'ho perso a Natale del 1984 per un incidente stradale. Guidava un suo amico, lui era seduto dietro con la fidanzata. Sono morti tutti e due. Lei sul colpo decapitata da un castagno e lui, più forte, dopo qualche giorno. Che bella la vita eh? Goditela. Il tuo karma è senz'altro più positivo del mio. Sai che mio fratello (era più piccolo di 6 anni e adesso ne ho 50) mi manca molto? Sai che mia madre è morta un anno dopo di crepacuore? Sai che la vita, a volte, è proprio dura? Scusami, sono in un altro momento brutto della mia vita. A volte dovremmo avere il buon gusto di farci gli affari nostri, io non l'ho fatto. Mi dispiace.
Caro fuoridalpalazzo, "umilmente" ti avevo chiesto un tuo piccolo commento al mio post. Scusa se ti ho disturbato. Non era mia intenzione. Ho potuto constatare che non solo non hai accettato il mio invito, ma non hai nemmeno risposto dicendomi, e credimi, non mi sarei offesa, che del mio post non te ne fregava un bel niente. Silenzio assoluto, come se il mio, ripeto, (io non sono una giornalista, dovrò comprarmi il dizionario dei sinonimi e contrari) invito, fosse risultato sul tuo blog come una cosa invisibile. ...ma cos'è questa pagina bianca...?. Io capisco che cane non mangia cane, ma almeno un: "ciao, io non lascio commenti in giro", penso, non ti sarebbe costato nulla. Scusami ancora del disturbo che ti ho dato. Un giornalista "famoso" come te, ovviamente, non si perde nelle piccolezze del mondo quotidiano. Comunque stai tranquillo, sicuramente non dovrai più leggermi sul tuo blog. Sai mi secca un po' essere snobbata così, non voglio rifare la stessa esperienza, mi basta questa. In ogni caso, e sono sincera, sei un bravo giornalista. Ti manca solo un po' di umiltà. Ma nessuno è perfetto. Ciao e se mi leggi prima di andare a dormire, ti auguro una notte meravigliosa.
dbdesign: caro Db - genitore, assieme a me, del logo fuoridalpalazzo - tu mi sopravvaluti: come avrei potuto falsificare l'immagine delle due scarpe in mezzo alle margherite con i miei scarsi mezzi grafici??? Le mie conoscenze di computer grafica - come tu ben sai - mi consentono al massimo di comprendere come hai fatto a far comparire la quinta strada newyorkese sotto le mie camper nel logo, ma questa è un'altra storia /(che se a qualcuno interessa racconterò) e devo passare al commento di Dupont.... Solo, prima di chiudere, voglio inviarti QUESTA FOTO per dimostrarti che le camper sono gemelle veramente.... !
Fanfan la tulipe: puoi venire qui (fuoridalpalazzo) a farti gli affari tuoi quando vuoi, senza dispiacerti. Ho letto però l'ultimo post sul tuo blog (hai presente quello in cui mi chiami pallone gonfiato e dici che io voglio vincere il premio Pulitzer?) e su una cosa non sono d'accordo: la busta paga dei giornalisti. Credimi: è un tema che conosco bene, ho addirittura delle carte nel cassetto (buste paga!) che confutano la tua tesi dei giornalisti ricoperti d'oro... se vuoi te le faccio vedere... :-)
Sul fatto che sono un pallone gonfiato invece hai indovinato in pieno: me lo dice sempre anche Gretel che ogni tanto mi deve dare una sgonfiatina.
Caro Fanfan, almeno qui su internet stiamo leggeri... capisco dal tuo post del 7 aprile che abbiamo un amico in comune: Trento è una città troppo piccola per prendersi così sul serio!
Dupont: non te la prendere, nulla di personale, ma due motivi per cui non ti ho risposto ci sono e quindi te li dico. Il primo è che devo rispettare le prescrizioni del mio psicanalista che mi ha proibito di scrivere troppo sul blog, commenti compresi. Il secondo motivo è quello vero e forse ti farà arrabbiare: ho visto che la stessa richiesta di avere un commento al tuo post (con la raccomandazione: ci tengo) l'hai mandata ad altri facendo copia incolla. Così - non certo per gelosia o presunzione, ma per economizzare il tempo - mi sono detto che probabilmente non ci tenevi poi tanto e che potevo prendermi un po' di tempo... tutto qui.
Comunque, hai ragione: in genere non lascio commenti in giro. Non più, perché non ce la faccio: non ne ho il tempo materiale. Dovrei stare sveglio la notte come sto facendo adesso e non me lo posso più permettere. In passato mi è capitato di scrivere opinioni, qualche commento e - come a te ieri - di non ricevere nemmeno un cenno di risposta ma sapevo che il mio intervento era stato letto e questo è quello che conta, o no?
Sul tema delle risposte ai commenti l'amico Dud aveva scritto un post che puoi andare a leggere QUI. Lì dentro c'è un mio commento dove dico come la penso: la data è di gennaio, quindi ben prima di ignorarti colpevolmente.... grazie per la notte meravigliosa, speriamo che lo sia
Hai ragione quando dici che dovremmo prenderci meno sul serio. Quando scriviamo un post o un commento dovremmo prima fare un bel respiro soprattutto quando, come me in questo momento, le cose non stanno andando per il verso giusto. Le altre persone non hanno colpa dei nostri stati d'animo. Ti assicuro che non avrei mai voluto offenderti, le parole a volte scivolano veloci e non le rileggiamo bene nel momento in cui le postiamo. Ti chiedo scusa se sono stato duro proprio con te che non hai niente a che vedere con quei giornalisti di cui parlo. Pensa che questa mattina ero in banca per delle commissioni e stavo facendo pubblicità al tuo blog dicendo che sei un tipo in gamba. Niente a che vedere con quello che ho scritto sul mio post. Avrò una doppia personalità? Avendo anch'io poco tempo scrivo le mie cose la sera quando sono troppo stanco per riflettere e dopo una giornata magari un po' dura. Dovrei forse scrivere la mattina appena sveglio, quando il mio cervello non si è ancora sporcato dei problemi della giornata. Scusami ancora, ti assicuro che non sono una cattiva persona. Mi fa piacere, comunque, che ogni tanto ti fai un "giretto" dalle mie parti.;-)
Caro Ansel, vedo che alcuni dei frequentatori di questo blog non sono stati tanto gentili con te, cosí ho pensato di inviarti due righe di solidarietá: da quello che scrivi non riesco proprio ad immaginarti come uno che se la tira...
P.s. x Fanfan la tulipe: sul tuo blog scrivi che Ansel "ha i soliti amici, forse pagati, che gli scrivono commenti deliranti e amorevoli", mi spiace doverti contraddire, ma ció che dici non é vero ed io ne sono una dimostrazione: per motivi logistici (sono una meridionale temporaneamente trapiantata in Scandinavia) non ho mai avuto la possibilitá di conoscere Ansel, sono arrivata al suo blog per caso ed ho iniziato a frequentarlo semplicemente perché l'ho trovato intelligente ed ironico.
Mi spiace che la tua vita sia stata segnata da eventi dolorosi, ma non credo che scrivere cattiverie su altre persone aiuti a stare meglio...
ma i faccini?!
;-)
Caro ansel, hai visto che stuzzicandoti, alla fine, anche se non al mio post, in qualche maniera mi hai risposto? Questo volevo e quando io voglio qualche cosa, prima o poi, riesco ad averlo. Nel limite del possibile si intende. Riguardo al copia incolla l'ho fatto anch'io per economizzare il tempo, di solito, di campane, desidero sentirne più di una. Le idee non sono tutte uguali. In quanto al "ci tengo", che tu ci creda o no, ci tenevo veramente ad un tuo commento, come anche a quello degli altri 3-4 blogger hai quali l'avevo richiesto. Ma avrai visto che eravate in pochi non l'ho certo chiesto al mondo intero, solo a chi, almeno a mio parere, meritava. Ma ormai non mi importa più di quel post, nei prossimi giorni ne scriverò un altro, ed allora quello diventerà prioritario rispetto all'altro. Comunque adesso ho imparato una cosa, che vengano o meno lasciati dei commenti può avere importanza, ma fino ad un certo punto. Pensa che è pochissimo che mi dedico a questo hobby, per me è un hobby, e solo dopo molta insistenza da parte di....questo non lo dico. A proposito come hai passato la notte? Spero meravigliosamente. Ciao e buon fine settimana.
Notte un po' corta rispetto a quanto avrei voluto.... ;-)
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