C'è un posto dove la gente ha molti soldi da spendere. Milioni. Miliardi di dollari. Prima di uscire di casa infilano pacchi di banconote nella borsa e se per strada ne perdono una da 100 mila dollari pazienza, non morirà nessuno. Il caffè può costare un milione di euro alla mattina, due milioni alla sera - naturalmente in dollari - perché i prezzi galoppano, nessuno si stupisce, ci hanno fatto l'abitudine. C'è gente che guadagnava 10 miliardi di dollari al mese e ha smesso di andare al lavoro perché i soldi non fanno la felicità in un paese dove anche le prostitute vogliono essere pagate in diesel: meglio una tanica di gasolio che una carriola piena di banconote.
Benvenuti nello Zimbabwe, paese africano che vale un viaggio per gli studenti di Economia che vogliono capire cos'è l'inflazione. Per rendere più semplice la vita agli abitanti il governo l'altro giorno ha coniato una nuova banconota da 100 miliardi di dollari, così almeno la gente può andare al panificio e comprare due filoni di pane con un pezzo di carta solo. Sperando di trovarlo, il pane.
P.S. Sulla banconota da 100 miliardi di dollari domenica ho trovato qualche trafiletto sui giornali, ma se volete approfondire le vicende dei dollari dello Zimbabwe date un'occhiata a questo pezzo.
P.S. Nella foto un bambino che va a comprare il latte.
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