Quelli che alle 6 del mattino (quando arriva il primo bollettino di Meteotrentino) invece di affacciarsi alla finestra controllano che tempo fa sul telefonino.
Quelli che alle 11 (quando Meteotrentino pubblica il secondo bollettino della giornata) verificano se le previsioni dell’alba sono confermate.
Quelli che quando devono scalare le Dolomiti si affidano alle previsioni di Arabba (che arrivano alle ore 13) perché si fidano di più.
Quelli che invece sono fedeli alla meteo–star di turno perché lui si che è bravo: a Natale sa già che tempo farà a Pasqua.
Quelli che montano la stazione meteo computerizzata sul balcone e quelli che per sapere che tempo farà interrogano le cipolle.
Quelli che quando è previsto cielo sereno (o poco nuvoloso)si prendono un permesso dal lavoro.
Quelli pigri, che quando è annunciata pioggia tirano un sospiro di sollievo perché non c’è scusa migliore per non muoversi da casa.
Quelli precisi, che quando fa un caldo bestiale puntualizzano che non è nulla in confronto a quel terribile giugno del 1980.
Quelli con il camper, che si lanciano in autostrada alla ricerca di uno sprazzo di cielo sereno illudendosi di essere più veloci delle nuvole.
Quelli con i pannelli solari sul tetto, che quando il sole picchia sudano ma (segretamente) godono.
Quelli che ricevono i messaggini della protezione civile sul cellulare e la sera in pizzeria - leggendo un sms con aria preoccupata - annunciano catastrofi con grande solennità.
Quelli che quando la Provincia invita a non mettersi in viaggio se non è strettamente necessario, prendono l’auto per andare al tabacchino perché tanto hanno le gomme da neve nuove e le catene.
Quelli che confondono l’alta pressione con la pressione alta e quelli che invece sanno cosa sono lo zero termico e il wind chill.
Quelli che si ritrovano in vacanza sotto la pioggia e - sentendosi truffati - vorrebbero chiedere i danni all’agenzia perché sul volantino c’era la foto dell’albergo con il sole.
E infine quelli come noi, che attendono il giorno in cui ci siederemo sulla panchina sotto casa per scaldarci al primo sole: sapremo d’istinto quando sarà il momento, senza nemmeno la necessità di guardare le previsioni meteo.